Conflitto di interessi (Italian Edition) by Paola Chiozza

autore:Paola Chiozza [Chiozza, Paola]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-01-18T23:00:00+00:00

15 - Raffaella Carrà

Joann mi attende seduto sul divano. Cerco di tenere sotto controllo la tachicardia e, con il bordo del lavandino stretto tra i palmi delle mani, medito sul da farsi.

Samuele vedrà Elina, si rimetteranno insieme, e Joann avrà la lezione che merita.

Altro che Sofia nuda che cucina per lui. Anche se l'idea, devo ammetterlo, non mi dispiace. Be', forse in un'altra vita. In questa, per ora, nessun uomo può prendersi la briga di mettermi i piedi in testa.

«Ti odio, Joann Sigurdarson» sussurro guardandomi allo specchio.

È arrivato il momento di agire. Spalanco la porta della toilette e mi fiondo in cucina, con le braccia incrociate al petto e l'espressione più maliziosa che una come me, che non riesce a essere sensuale nemmeno in lingerie, possa sfoggiare.

Il mio acerrimo nemico mi osserva con le labbra schiuse.

«Avevo detto senza vestiti. Questo comprende anche l'intimo.»

«Non ho ancora iniziato.»

Joann mostra il migliore dei suoi sorrisi.

Perfetto, non sarà difficile. Sarà impossibile.

Estraggo lo spago dal cassetto, quello che di solito si usa per legare il polpettone, e una forbice affilata. Poi avanzo lentamente in direzione del divano.

Joann sogghigna. «Vuoi uccidermi?»

Quando saprà quello che ho intenzione di fare, si pentirà di non essere stato ammazzato prima. Prego un po' di santi a caso, perché mi costringano a mantenere calma e sangue freddo, e mi metto a cavalcioni sulle sue gambe.

Lui sussulta e s'irrigidisce. Forse non se lo aspettava. Le mie cosce nude gli sfiorano i fianchi, il suo respiro mi accarezza il viso. Non mi tocca, ma è come se lo stesse facendo.

«Adesso ti lego.»

Lui mi accarezza i capelli e li annusa. «Con lo spago per il polpettone?»

«Scusa, mi hai colto alla sprovvista e non ho fatto in tempo a comprare le manette pelose.»

«Non ti facevo così perversa, Sofia.»

«Oh, ci sono tante cose che non sai di me.»

Gli soffio le ultime parole sulle labbra e lui mi cinge il volto con le mani. Questo non va bene, accidenti, non va per niente bene. Sta per baciarmi e io devo deviare il tiro. Con uno scatto felino sposto la testa appena in tempo e la sua bocca s'infrange contro la mia guancia.

Sembra deluso, ma torna subito in sé quando gli spingo il braccio all'indietro.

Ho bruciato come minimo cinquecento calorie per resistere al suo bacio. Uno sforzo immane.

Faccio aderire il dorso della sua mano contro la testiera del divano e poi, con lo spago, la lego a una delle sbarre di legno. Per sicurezza do qualcosa come venticinque giri di filo, in modo che non sia in grado di liberarsi senza le forbici.

Insaccato e avvinghiato come un salame di Agerola.

«Vuoi giocare a Cinquanta Sfumature?» sussurra Joann mentre osserva lo spago che gli circonda l'altra mano. Adesso è a braccia spalancate, assicurato alle sbarre del divano, e non riuscirà a liberarsi nemmeno implorando l'aiuto di qualcuna delle sue divinità pagane. «Hai intenzione di fare uno spogliarello?»

«Cucinerò per te senza vestiti, te l'ho detto.»

«Ma così non potrò toccarti.»

Un rivolo di sudore mi cola lungo la schiena. Chi me lo fa

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