Contro gli avvocati by Luigi Pirandello

Contro gli avvocati by Luigi Pirandello

autore:Luigi Pirandello [Pirandello, Luigi]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Classics, Short Stories (Single Author)
ISBN: 9788899470487
Google: cTDywQEACAAJ
editore: 21
pubblicato: 2019-02-06T23:00:00+00:00


Il dovere del medico

I

“E sono miei” pensava Adriana, udendo il cinguettio dei due bambini nell’altra stanza; e sorrideva tra sé, pur seguitando a intrecciare speditamente una maglietta di lana rossa. Sorrideva, non sapendo quasi credere a se stessa, che quei bambini fossero suoi, che li avesse fatti lei, e che fossero passati tanti anni, già circa dieci, dal giorno in cui era andata sposa. Possibile! Si sentiva ancor quasi fanciulla, e il maggiore dei figli intanto aveva otto anni, e lei trenta, fra poco: trenta! Possibile? Vecchia a momenti! Ma che! Ma che! E sorrideva.

«Il dottore?» domandò a un tratto, quasi a se stessa, sembrandole di udire nella saletta d’ingresso la voce del medico di casa; e si alzò, col dolce sorriso ancora sulle labbra.

Le morì subito dopo quel sorriso, assiderato dall’aspetto sconvolto e imbarazzato del dottor Vocalòpulo, che entrava ansante, come se fosse venuto di corsa, e batteva nervosamente le palpebre dietro le lenti molto forti da miope, che gli rimpiccolivano gli occhi.

«Oh Dio, dottore?»

«Nulla... non si agiti...»

«La mamma?»

«No no!» negò subito, forte, il dottore. «La mamma, no!»

«Tommaso, allora?» gridò Adriana. E, poiché il dottore, non rispondendo, lasciava intendere che si trattava proprio del marito: «Che gli è accaduto? Mi dica la verità... Oh Dio, dov’è, dov’è?».

Il dottor Vocalòpulo tese le mani, quasi per opporre un argine alle domande.

«Nulla, vedrà... Una feritina...»

«Ferito? E lei... Me l’hanno ucciso?»

E Adriana afferrò un braccio al dottore, sgranando gli occhi, come impazzita.

«Ma no, ma no, signora... si calmi... una ferita... speriamo leggera...»

«Un duello?»

«Sì» lasciò cadersi dalle labbra, esitando, il dottore vieppiù turbato.

«Oh, Dio, Dio, no... mi dica la verità!» insistette Adriana. «Un duello? Con chi? Senza dirmi nulla?»

«Lo saprà. Intanto... intanto, calma: pensiamo a lui... Il letto?...»

«Di là...» rispose lei, stordita, non comprendendo in prima. Poi riprese con ansia più smaniosa: «Dove l’hanno ferito? Lei mi spaventa... Non era con lei, Tommaso? Dov’è? Perché s’è battuto? Con chi? Quand’è stato?... Mi dica...»

«Piano, piano...» la interruppe il dottor Vocalòpulo, non potendone più. «Saprà tutto... Adesso, è in casa la serva? Per piacere, la chiami. Un po’ di calma, e ordine: dia ascolto a me.»

E mentre lei, quasi istupidita, si faceva a chiamare la serva, il dottore, toltosi il cappello, si passò una mano tremolante sulla fronte, come si sforzasse di rammentare qualcosa; poi, sovvenendosi, si sbottonò in fretta la giacca, trasse dalla tasca in petto il portabiglietti e scosse più volte la penna stilografica, pensando alle ordinazioni da scrivere.

Adriana ritornò con la serva.

«Ecco» disse il Vocalòpulo, seguitando a scrivere. E, appena ebbe finito: «Subito, alla farmacia più vicina... Fiaschi... no, no... andate pure, ve li darà il farmacista stesso. Lesta, mi raccomando».

«È molto grave, dottore?» domandò Adriana, con espressione timida e appassionata, come per farsi perdonare l’insistenza.

«No, le ripeto. Speriamo bene» le rispose il Vocalòpulo e, per impedire altre domande, aggiunse: «Mi vuol far vedere la camera?».

«Sì, ecco, venga...»

Ma, appena nella camera, lei domandò ancora, tutta tremante: «Ma come, dottore; lei non era con Tommaso? Assistono pure due medici ai duelli...».

«Bisognerebbe trasportare il letto un po’ più qua.



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