Cook Robin - 2008 - Corpo Estraneo by Cook Robin

autore:Cook Robin [Cook Robin]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 9788860615428
Google: NA4YRAAACAAJ
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2010-01-14T23:00:00+00:00

Si appoggiò alla parete di cemento e cercò di controllare la respirazione. Imprigionato com'era dalla tensione, non era facile. Aveva la parte superiore della fronte imperlata di sudore.

La sua mente era occupata solo dal nuovo rispetto che provava per Veena e Samira. Ora che si accingeva a dare la morte al suo primo paziente, si accorgeva di quanto ardua fosse la prova per i suoi nervi. E pensare che Samira gli aveva detto che era come bere un bicchier d'acqua. Bugiarda, pensò con ram-marico.

Lasciato trascorrere un intervallo adeguato, aprì di nuovo lentamente la porta. Non vedendo nessuno e non sentendo niente, l'aprì un po' di più e mise fuori la testa a guardare da una parte e dall'altra. C'erano solo due infermiere, nella guardiola in fondo al corridoio, intente a conversare con un paziente. Erano abbastanza lontane perché le loro voci non giunges-sero fino a lui. Nella direzione opposta c'erano solo altre tre stanze su entrambi i lati del corridoio prima della zona conversazione, con piante ornamentali, poltrone e divani per quei pazienti in grado di servirsene.

Udì nella mente la voce di Samira: Non farti vedere, ma se deve succedere, comportati normalmente. Non dimenticarti che sei vestito da infermiere. Non farti vedere! Raj sbuffò mentalmente. Grande e grosso com'era, non essere visto era particolarmente difficile, specie su un piano d'ospedale dove infermieri e inservienti non facevano che correre di qua e di là per rispondere a una miriade di esigenze.

Raj era stato da Samira e Veena quella sera, a farsi consi-gliare, prima di uscire per recarsi all'Aesculapian Medical Center. Non pensava di aver veramente bisogno del loro aiuto e lo aveva fatto più che altro per rispetto nei confronti delle colleghe, ma adesso che era in ballo, era contento di averci pensato. Alla fine Samira aveva ammesso di essere stata nervosa ed era un bene saperlo, visto come si sentiva lui. Veena invece non aveva detto niente.

Unico maschio alle dipendenze della Nurses International, Raj era nell'aspetto quanto di più lontano si potesse immaginare dalle sue undici belle e alquanto femminili colleghe. Vantava un'immacolata pelle color nocciola, occhi tenebrosi, portava i capelli neri molto corti e un paio di baffi sottili sotto il naso leggermente adunco. Ma la sua caratteristica principale era il fisico imponente: spalle larghe, vita stretta, muscoli in evidenza. Nell'aspetto era in tutto e per tutto il sollevatore di pesi e cintura nera in arti marziali che aveva voluto che diventasse suo padre. Eppure Raj non era affetto da nessuna sindrome di machismo, né peraltro era effeminato, almeno così non si considerava lui stesso. Meno che mai era gay. Era stato proprio per la sua indole pacifica che suo padre lo aveva indiriz-zato ad attività sportive che gli offrissero in futuro protezione in un mondo così socialmente crudele. Crescendo, Raj aveva finito con l'apprezzare gli esercizi di sollevamento pesi, per le attenzioni che il suo fisico nerboruto richiamava da parte del suo giro di amicizie prevalentemente femminili; e amava le arti marziali perché, secondo lui, somigliavano più a coreografie di danza che a mosse aggressive.

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