Il giudizio del passato by Jørn Lier Horst

autore:Jørn Lier Horst [Horst, Jørn Lier]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2024-01-26T12:00:00+00:00

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Il referto autoptico provvisorio arrivò alle due e mezza del pomeriggio. Ufficialmente il morto non era stato ancora identificato, ma veniva descritto come un uomo fra i trenta e i quarant’anni. La causa del decesso coincideva con le conclusioni cui era giunto Espen Mortensen: si ipotizzava che il primo colpo sparato fosse stato quello alla schiena, che aveva preso la colonna lacerando nervi e muscoli, ma probabilmente senza risultare fatale; l’altro aveva perforato invece la parte inferiore dell’osso parietale ed era fuoriuscito dal palato, lesionando in modo massiccio il tronco encefalico e provocando una morte istantanea. La data presunta del decesso veniva fissata tra i quattro e gli otto mesi addietro; una volta identificato il cadavere tramite l’analisi del DNA, avrebbero accertato la data sulla base di elementi oggettivi. In pratica significava che sulla lapide di Jens Hummel avrebbero segnato la data del 6 gennaio, il giorno della scomparsa.

Il particolare più interessante veniva riportato in fondo al referto: nel torace era stato rinvenuto un proiettile; non si davano ulteriori ragguagli, se non che il reperto era stato affidato all’agente del Kripos presente all’autopsia.

Sfogliando i propri appunti, Wisting trovò il nome di Erik Fossli, il perito balistico del Kripos che lo aveva chiamato per avvertirlo che la rivoltella consegnata da Line era l’arma di un delitto.

Quando Wisting gli telefonò e si presentò, Fossli apparve subito interessato.

«Novità riguardo alla rivoltella usata a Kristiansand?» domandò Fossli.

«Ancora non lo so» rispose Wisting. «Ma oggi abbiamo effettuato un’autopsia.»

Evidentemente il collega all’altro capo aveva letto i giornali. «Il tassista» sentenziò.

«È molto probabile» confermò Wisting. «L’identificazione non è ancora certa, ma nel corpo è stato trovato un proiettile.»

«Di che tipo?»

«L’unica cosa che so è che il medico legale l’ha mandato lì da voi, quindi vi sta arrivando. Chiamavo proprio per sentire quanto tempo ci vorrà a dargli un’occhiata.»

«Capisco. È che, con tutti quei moduli da compilare in più copie, ci mettono una vita a registrare l’entrata e la presa in carico, prima che la posta interna possa smistare un reperto. Vado subito su dai ragazzi del reparto identificazione per sentire chi ha presenziato all’autopsia e mi faccio dare la pallottola. A occhio e croce, dovrei riuscire a dirti qualcosa domattina.»

Wisting ringraziò, terminò la chiamata e rimase lì col telefono in mano. Il caso Hummel era diventato ufficialmente un’indagine su un omicidio. Si chiese se telefonare a Ryttingen per informarlo e fargli abbassare un po’ la cresta, vista l’arroganza con cui l’aveva trattato, ma alla fine preferì evitare. Il processo a Kristiansand sarebbe iniziato quel lunedì.

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