4-Tra due fuochi by Slaughter Karin

4-Tra due fuochi by Slaughter Karin

autore:Slaughter, Karin [Slaughter, Karin]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: thriller
pubblicato: 2016-11-14T23:00:00+00:00


11

L’agenzia di pompe funebri di Brock era in uno degli edifici più antichi della contea di Grant. Il castello in stile vittoriano, completo di torrette, era stato costruito agli inizi del Novecento dall’uomo incaricato della manutenzione del cantiere ferroviario. Che l’uomo avesse utilizzato in maniera fraudolenta fondi ottenuti dalla compagnia ferroviaria fu una questione in seguito stabilita dal procuratore di Stato. Il castello era stato venduto all’asta, su provvedimento del tribunale, a John Brock, proprietario della locale impresa di pompe funebri.

Sara aveva sentito dire dal nonno che tutti in città avevano tirato un sospiro di sollievo quando i Brock se ne erano andati dal corso; specialmente il macellaio, che aveva avuto la sfortuna di essere il loro affittuario e vicino di casa. Il seminterrato e il pianoterra della dimora vittoriana erano stati trasformati in una camera mortuaria, mentre il piano superiore era riservato alla famiglia.

Sara era cresciuta con Dan Brock. Da giovane, Dan era un ragazzo impacciato e serio, che si sentiva più a suo agio tra gli adulti che tra i coetanei. Sara aveva assistito in prima persona alle continue prese in giro subite da Dan durante la scuola elementare. I bulli si erano appiccicati a lui come piranha e avevano continuato a farlo fino alle scuole superiori, quando Dan superò il metro e ottanta. In quanto ragazza più alta della classe, e poi persona più alta della scuola a parte Dan, Sara ne aveva sempre apprezzato la presenza.

E tuttavia, ancora non riusciva a guardarlo senza vedere il ragazzo di dieci anni allampanato che le ragazze scansavano perché convinte che avesse addosso i pidocchi dei morti.

Quando Sara parcheggiò, si stava concludendo un funerale. La morte era un’attività proficua, anche nelle peggiori economie. Il vecchio edificio vittoriano era ben tenuto. Sara osservò i partecipanti al funerale lasciare la casa, e prepararsi al breve tragitto a piedi fino al luogo di sepoltura.

Al cimitero c’era una lapide in marmo con il nome di Jeffrey. Sara conservava le sue ceneri ad Atlanta, ma la madre di Jeffrey aveva scoperto di colpo la fede e insistito per celebrare un funerale vero e proprio. La chiesa era così piena durante la funzione che le porte d’ingresso erano state tenute aperte per permettere a chi era sulla scalinata di udire la voce del sacerdote.

Le persone più vicine a Jeffrey avevano messo nella bara qualcosa che ricordasse loro l’amico, il capo, il mentore. Gli amici di gioventù ci misero una rivista di football della Auburn University con Jeffrey in copertina. Eddie un martello che Jeffrey aveva usato per aiutarlo a costruire un capanno in giardino. La madre di Sara aveva messo nella bara la sua vecchia padella perché con quella aveva insegnato a Jeffrey a cucinare il pollo fritto. Tessa una cartolina che Jeffrey le aveva inviato dalla Florida. A lui era sempre piaciuto prenderla in giro. Sulla cartolina c’era scritto: ‘Sono felice che tu non sia qui!’

Qualche settimana prima che Jeffrey venisse ucciso, Sara gli aveva regalato una prima edizione autografata di Andersonville di MacKinley Kantor. Sara aveva fatto fatica a separarsi dal libro, ma sapeva di doverlo fare.



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