L'età del male by Deepti Kapoor

L'età del male by Deepti Kapoor

autore:Deepti Kapoor [Kapoor, Deepti]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-05-08T12:00:00+00:00


Neda II

1.

Non arrivò nulla. Il suo telefono restò muto come una tomba. Passarono i giorni. Lei vedeva metastatizzarsi la furia di Dean contro i Wadia, e nel cuore provava solo confusione. Si aspettava di essere scoperta da un momento all’altro. Lavorava agli articoli di approfondimento di Dean, concentrandosi sull’indifferenza della polizia e sui fallimenti della giustizia riguardo agli sfratti. Ma Dean era una voce solitaria al giornale. Presto cominciarono ad apparire editoriali di parti interessate, che difendevano o giustificavano le demolizioni. Dean la incaricò di rintracciare i genitori dei bambini morti. Intanto lei aspettava sempre una chiamata di Sunny. Credeva che si sarebbe fatto vivo il giorno dopo, poi quello ancora dopo, credeva che avrebbe avuto sue notizie, ma non arrivò mai nulla. Alla fine lo chiamò, ma il numero risultò inesistente. Chiamò Ajay, con lo stesso risultato. Aspettò una settimana senza una parola o un segno, e poiché non c’era nessuno con cui potersi confidare, cominciò ad avere la sensazione che fosse stato tutto un sogno.

Rivedeva la notte in quella villa, la terribile immagine del padre di Sunny sul bordo della piscina, il suo piede implacabile sul petto del figlio, quando l’aveva ributtato in acqua. Il ritorno a casa con Ajay, fluido e buio come l’inchiostro, come se anche lei fosse sott’acqua.

Al mattino si svegliava arrabbiata con sé stessa. Sentiva la mancanza di Sunny. Nel comparto portaoggetti della sua auto teneva una copia del giornale con l’annuncio della compensazione. Piegò la pagina, si sedette con una sigaretta sul ciglio della strada e fissò il viso di Sunny nella foto. Cercava di seguire le tracce. Era certa, assolutamente certa, che fosse opera di Sunny. Aveva messo quell’annuncio per lei, come un messaggio? Per chiedere scusa? Era una di quelle stupidaggini che fa un uomo innamorato? E poi cosa? Si era pentito ed era scomparso dalla circolazione? Tutto era complicato dalla presenza di suo padre. Dalla sua crudeltà. Da quel piede implacabile. O forse l’annuncio era un segno di ribellione? L’aveva fatto per opporsi a suo padre? C’erano tanti pezzi mancanti, e lei brancolava nel buio. Esaminò le facce sulla carta. L’espressione di Sunny, quella di suo padre, lo sguardo nei loro occhi, l’arredamento, la stanza. Ma non c’era nulla da scoprire. Non riconobbe la scrivania, né il completo indossato da Sunny. – Però ti conosco, – disse alla foto. Esaminò Bunty. Che viso piacevole, generoso. Fumò la sigaretta fino in fondo, poi la spense sul viso di Sunny.

Trascorsero tre settimane in cui dormiva, si svegliava, lavorava in una nebbia di fumo di sigarette. Fedele alla parola data, Dean si mise a indagare su Bunty Wadia e sul suo impero d’affari, liquori, miniere, edilizia, il legno in Uttar Pradesh, in cerca di una pistola fumante, qualcosa che lo collegasse a ciò che stava succedendo ora in città. Riguardo a Sunny, Neda oscillava tra rabbia, paura, senso di colpa, crepacuore. Le mancava, lo odiava. Quanto poteva essere difficile contattarla? Anche solo per dirle che stava bene? Ma forse non stava bene, forse…

Quello sarebbe stato il momento giusto per confessare.



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