Cremlino by Catherine Merridale

Cremlino by Catherine Merridale

autore:Catherine Merridale
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET


1. Citato in B. Meehan-Waters, Autocracy and Aristocracy: The Russian Service Elite of 1730, New Brunswick (NJ) 1982, p. 100.

2. Gli sforzi dei progettisti di “migliorare” Mosca aprendo piazze e strade più eleganti sono discussi in P.V. Sytin, Istorija planirovki i zastrojki Moskvy, vol. II, Moskva 1954, pp. 390-393, e anche in A.J. Schmidt, The Architecture and Planning of Classical Moscow, Philadelphia (PA) 1989. V. anche A.S. Ščenkov (a cura di), Pamjatniki arhitektury v dorevoliucionnoj Rossii, Moskva 2002, pp. 231-244.

3. P.V. Sytin, op. cit., vol. III, Moskva 1972, p. 15. Sul teatro di legno, v. ivi, vol. II, p. 392.

4. M.V. Posohin et al., Pamjatniki arhitektury Moskvy: Kreml’, Kitaj gorod, Central’nye ploščadi, Moskva 1982, vol. I, pp. 371-373; “Vědomosti” fu fondata da Pietro il Grande all’inizio del Settecento.

5. Per le cifre sulla popolazione, v. Sytin, op. cit., vol. III, pp. 13-18. Per un rapporto sulla vita della classe dirigente di Mosca, v. A.M. Martin, Romantics, Reformers, Reactionaries: Russian Conservative Thought and Politics in the Reign of Alexander I, DeKalb (IL) 1997, pp. 58-59.

6. Sytin, op. cit., vol. III, pp. 13-18.

7. Fra i primi abolizionisti c’era il radicale Aleksandr Radiščev (1749-1802), che aveva studiato all’estero. Caterina la Grande stessa, come è noto, prese in considerazione il problema della servitù della gleba, ma il suo interesse intellettuale per l’abolizione non si tradusse mai in una decisione politica.

8. Sytin, op. cit., vol. III, pp. 13-18.

9. In quel periodo la nobiltà stava espandendosi, ma costituiva ancora meno dell’uno per cento della popolazione totale dell’impero. V. Dominic Lieven, “The elites”, in CHR, vol. II, p. 230.

10. Per un commento, v. Ščenkov, op. cit., pp. 30-40.

11. Per una riflessione su Mosca, v. Sytin, op. cit., vol. III, p. 16. Su Batjuškov e il paesaggio, v. A. Tosi, Waiting for Pushkin: Russian Fiction in the Age of Alexander I, 1801-1825, New York (NY)-Amsterdam 2006, soprattutto pp. 60-61.

12. Per altre discussioni delle percezioni russe del paesaggio in quel momento, v. C.D. Ely, This Meager Nature: Landscape and Identity in Imperial Russia, DeKalb (IL) 2002, p. 50.

13. Ivi, pp. 50, 64.

14. Citato in T. Slavina, Konstantin Ton, Leningrad 1989, p. 157.

15. Sytin, op. cit., vol. II, p. 386.

16. Furono notati dal conte di Ségur mentre si avvicinava al Cremlino con Napoleone nel 1812. V. Philippe Paul de Ségur, History of the Expedition to Russia undertaken by the Emperor Napoleon in the Year 1812, 2 voll., London 1826, vol. II, p. 4; ed. it. La campagna di Russia, Salani, Firenze 1920, p. 116.

17. W.C. Brumfield, A History of Russian Architecture, Cambridge 1997, p. 339; l’altro palazzo utilizzato era il Petrovskij dvorec di Kazakov.

18. Citato in Ivan Egorovič Zabelin, Istorija goroda Moskvy, Moskva 1904 (ristampa 2005), p. 281.

19. Ivi, p. 281.

20. L. Hughes, The Romanovs: Ruling Russia, 1613-1917, London 2009, p. 134.

21. Schmidt, op. cit., p. 51.

22. Sytin, op. cit., vol. III, p. 10.

23. Per una discussione sulla francofobia negli anni precedenti al 1812, v. Martin, op. cit., pp. 58-142.

24. Istorija Moskvy v šesti tomah, Moskva 1952, vol. III, p. 46.

25. Hughes, op.



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