Mercato nero by Gian Mauro Costa

Mercato nero by Gian Mauro Costa

autore:Gian Mauro Costa [Costa, Gian Mauro]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Giallistica
editore: Sellerio
pubblicato: 2020-02-20T23:00:00+00:00


Sedici

«Sì, tre anni fa abbiamo registrato una certa Kubra Soyinka tra le possibili vittime del racket della prostituzione». La risposta di Sara Madonia, grazie al database della Sezione Reati Sessuali da lei diretta, non si era fatta attendere. «Non abbiamo avuto però conferme successive ed è uscita dal nostro raggio di osservazione. Da quel che ci risulta, potrebbe anche non essere più a Palermo».

«E infatti dovrebbe essere proprio così» convenne Angela. La ragazza aveva alle spalle un’altra nottata. Solo due ore trascorse nel letto trovato fastidiosamente in disordine per il transito di Daniele, ed era suonata la sveglia. Il tempo di una lunga doccia e poi via verso la Mobile.

Al momento non avvertiva stanchezza: troppe le emozioni della serata precedente, alta l’adrenalina per quella sorprendente foto, fuori posto rispetto alla cronologia conosciuta dei fatti.

«Invece su Samirah Egbe» proseguì intanto la dirigente, «c’è un po’ di roba. I tuoi colleghi della Omicidi sono già venuti a più riprese. Ma per noi è ormai fuori dal giro, ha pure avuto di recente un contratto di lavoro».

Già, constatò Angela, coincide con quello che sappiamo. Rimane però la difficoltà di trovare un punto di contatto, un collegamento tra Altavilla e i capi del racket, un filo che possa condurre al movente del delitto, che ci consenta di dare un volto ai possibili assassini. Su questo – glielo aveva fatto capire Iovino poco prima nello stanzone della Omicidi – non si erano fatti progressi. Erano stati passati al setaccio tutti i dati a disposizione sui nigeriani della Black Axe – e anche delle altre sette – incriminati o indiziati, si stava cercando di ricostruire i loro movimenti nelle ore precedenti e successive all’omicidio, ma finora non era saltato fuori un solo indizio illuminante. Angela si era tenuta per sé la faccenda della foto di Kubra: non voleva sottrarsi al gioco di squadra per ben figurare con il capo, no. La sua era piuttosto cautela, timore di intralciare i colleghi con particolari che potevano rivelarsi insignificanti o errati. Innanzitutto era meglio verificare, approfondire. Ed era quel che stava cercando di fare.

«Le è possibile, su Kubra, avere un riscontro diretto all’Ufficio Immigrazione, o devo andare io sul posto?» chiese Angela cercando di non mostrarsi troppo esigente o irrispettosa. Sara Madonia era una collega molto affabile, seria e disponibile, ma la giovane agente non dimenticava di mantenere le dovute distanze gerarchiche.

«Posso fare una telefonata» concesse la Madonia, palesando di meritare la sua fama.

Pochi minuti dopo arrivò il responso dell’Ufficio Immigrazione: Kubra Soyinka aveva lasciato Palermo pochi mesi dopo il suo arrivo, nel dicembre di tre anni prima, per trasferirsi a Torino e prendere servizio presso la signora Domitilla Iannelli, residente in corso Tortona 238, ma il contratto di lavoro non era stato poi registrato e la nigeriana, ufficialmente, non era più rintracciabile.

«Uno dei mille casi di stranieri che scompaiono nel nulla» commentò Sara Madonia. «Molti si sono spostati in Germania, la loro meta preferita, ma tanti altri sono purtroppo passati nel lato oscuro».

Rifletté sulla sorte di Kubra durante l’intera giornata trascorsa alla Mobile.



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