Dalla luna ai rinoceronti by Michele Sofisti

autore:Michele Sofisti [Sofisti, Michele]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2023-05-11T15:04:42+00:00

Swatch, creatività e passione

Proprio così! A oltre dieci anni dalla sua scomparsa, quello con Nicholas Hayek rimane uno degli incontri più significativi della mia vita.

Libanese di origine, in gioventù si trasferisce in Svizzera dopo le lauree in Ingegneria e in Matematica. Non tarda a trovar lavoro presso un’azienda manifatturiera dove incontra Marianne, figlia del titolare. Fonda poi a Zurigo la Hayek Engineering, gruppo di consulenza industriale tuttora importante per efficienza e risultati.

La notorietà di Hayek ha origine allorché al principio degli anni ’80 le banche svizzere si rivolgono a lui nel tentativo di salvare dal fallimento tre aziende orologiere celebri in tutto il mondo di cui sono proprietarie: Omega, Longines e Tissot, niente di meno. Nel decennio precedente infatti un uragano si era abbattuto sulle certezze e sulla stabilità dei marchi elvetici tradizionali: l’uragano aveva un nome solo, Quarzo, i cui orologi, forse meno affascinanti di quelli meccanici e manuali, erano senza dubbio risultati più precisi e assai meno costosi, col risultato di impattare sull’orologeria svizzera.

Hayek accetta la sfida e rilancia. Con ottimo genio intuisce che non si tratta di competere sullo stesso terreno dei nipponici ma di creare un prodotto di base capace di conquistare il gusto dei più giovani. E allora scommette su un orologio in plastica che era stato creato da due giovani ingegneri: Elmar Mock e Jacques Müller, con il quale avrei lavorato negli anni a venire. Tra i commenti più benevoli che seguirono all’idea di Hayek, il più generoso era che fosse un pazzo, il meno preveggente era che degli orologi in plastica non si sarebbero venduti mai e poi mai.

La storia racconterà di un successo planetario.

Io ne venni a conoscenza per la prima volta all’alba dei Novanta, per via di certi miei colleghi in Ferrari che mi chiedevano di acquistare quanti più Swatch trovassi durante le mie trasferte di lavoro.

Ma vado con ordine. Hayek compra dalle banche i marchi che era riuscito a salvare e, con la neonata Swatch, fonda la Holding SMH Swiss Microelectronics, a cui aggiunge ETA, la più grande fabbrica di movimenti per orologi, EM Marin leader in microelettronica, Asulab, azienda di R&D di alto livello anche per l’industria auto, in cui Hayek aveva fatto esperienza nel corso di un importante progetto per le linee di assemblaggio VW.

Mi presento a Nicholas Hayek a Bienne in una uggiosa mattinata di febbraio 1995. Ignoravo esistessero gli orologi al quarzo e che tra loro e quelli meccanici non corresse buon sangue. Non avevo alcuna idea di come comportarmi, ero un po’ intimidito. Invece appena entrai nel suo ufficio, mi trovai davanti un uomo dalla cordialità esuberante e dal sorriso astuto. Possedeva un talento che si percepiva a pelle, una curiosità e un’energia inarrestabili. Mi mise subito a mio agio. Nel mentre provavo a confessargli la mia ignoranza in materia e a rassicurarlo sulla mia voglia di imparare, mi bloccò e mi disse: “Michele, lei starà al mio fianco per sei mesi, vedrà e imparerà tutto quello che c’è da sapere”. Da quel momento in

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