Delle Cose Nascoste Sin Dalla Fondazione Del Mondo by Girard Rene'

Delle Cose Nascoste Sin Dalla Fondazione Del Mondo by Girard Rene'

autore:Girard Rene' [Rene', Girard]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 1983-10-15T00:00:00+00:00


Lefort: E non il contrario, come vorrebbe la psicoanalisi!

Girard: Le nascite mostruose costituiscono un modo particolare per la mitologia di alludere a quella violenza che sempre la ossessiona e che suscita le significazioni più diverse. Il bambino di origine insieme umana e divina è una metafora particolarmente pertinente della risoluzione fulminea della violenza reciproca in quella violenza unanime e riconciliatrice che genera un nuovo ordine culturale.

La concezione verginale di Gesù utilizza probabilmente lo stesso 'codice' delle nascite mitologiche per trasmetterci il suo messaggio, ma il parallelismo dei codici dovrebbe, precisamente, permetterci di comprendere il messaggio e di constatare quanto vi è in esso di unico, di radicalmente diverso dal messaggio mitologico.

Tra coloro che sono implicati nella concezione verginale, l'Angelo, la Vergine e l'Onnipotente, non si instaurano dei rapporti di violenza. Qui nessuno è l'Altro nel senso dei fratelli nemici, l'ostacolo affascinante che si è sempre tentati di eliminare o di distruggere con la violenza. L'assenza di qualsiasi elemento sessuale non ha nulla a che vedere con il puritanesimo o con la rimozione, immaginati sul finire del diciannovesimo secolo e degni, in verità, della bassa epoca che li ha generati. L'assenza di ogni sessualità è l'assenza di quella mimesi violenta che esprimono, nei miti, il desiderio e lo stupro da parte della divinità. E' l'assenza sempre di quell'idolo rappresentato dal modello-ostacolo.

Tutti i temi e tutte le parole della concezione verginale manifestano la sottomissione perfetta alla volontà non violenta del dio evangelico, prefigurazione di quella del Cristo: "Ave, o piena di grazia, il Signore è con te" (Luca, 1, 28). L'inaudito non suscita nessuno scandalo. Maria non erige nessun ostacolo tra sé e la Parola divina: "Sono l'ancella del Signore. Si faccia secondo la tua Parola" (Luca, 1, 38).

Nelle scene della nascita, si ritrova quell'infimo sussurro che annuncia lo scarso peso della rivelazione nel mondo degli uomini, il disprezzo da cui è circondata, le falsificazioni di cui è oggetto. Fin dall'origine, il bambino Gesù è l'escluso, l'eliminato, il nomade, colui che non ha neppure una pietra su cui posare il capo. La locanda non ne vuol sapere di lui; Erode lo cerca dappertutto per ucciderlo.

In tutte queste scene, i Vangeli e la tradizione cristiana, ispirandosi all'Antico Testamento, fanno passare in primo piano tutti gli esseri predisposti al ruolo di vittima, il bambino, la donna, i poveri, gli animali domestici.

Le scene della concezione verginale e della nascita di Cristo possono utilizzare un codice mitologico senza ridursi alla rozza mistificazione o alla "ingenuità mistica" che si vedono sempre in esse. Queste condanne sommarie vanno tanto più notate, nella nostra epoca, in quanto hanno cessato di essere in uso per le mitologie violente. Bisogna compiacersi, certamente, di questa trasformazione, ma non si può fare a meno di constatare che essa esclude il solo messaggio della non-violenza, quello del cristianesimo, universalmente disprezzato e respinto.



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