Dersu Uzala - Piccolo uomo delle grandi pianure by Piccolo uomo delle grandi pianure

Dersu Uzala - Piccolo uomo delle grandi pianure by Piccolo uomo delle grandi pianure

autore:Piccolo uomo delle grandi pianure [pianure, Piccolo uomo delle grandi]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-08-05T16:03:14+00:00


PARTE TERZA

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l.\\\LA PARTENZA E LA PRIMA ESCURSIONE

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DAL GENNAIO all'aprile del 1907 fui occupato nella stesura dei resoconti della passata spedizione e solo all'inizio di maggio potei cominciare i preparativi per un nuovo viaggio.

Questa volta avremmo dovuto esplorare la parte centrale del Sichote-Alin' e il litorale marino partendo da dove avevamo terminato i lavori l'anno prima.

L'organizzazione di questa spedizione, nella sua parte generale, fu la stessa di quella del 1906. Solo che al posto dei cavalli questa volta impiegammo i muli. Avendo un passo più sicuro, essi vanno bene in montagna e non hanno pretese riguardo al cibo. L'unica cosa è che non sanno andare per le paludi.

Il mio aiutante A. I. Merzljakov era stato inviato in missione a Vladivostok per comperare i muli per la spedizione.

Inviai il fuciliere Zacharov ad Anucino a cercare Dersu. Zacharov partì dal villaggio di Osinovka con cavalli di posta, cercò in ogni fanza e chiese ai passanti che incontrava se non avessero visto un vecchio gol'd di nome Uzala. Poco prima di giungere ad Anucino, in una piccola fanza, ai margini della strada, egli vide un cacciatore che stava legando la bisaccia e parlava tra sé. Alla domanda se conosceva il gol'd Dersu Uzala, il cacciatore rispose:

– Essere io.

Zacharov allora gli spiegò perché era venuto.

Dersu cominciò subito a prepararsi. Pernottarono ad Anucino e al mattino partirono.

Mi rallegrai molto dell'arrivo di Dersu. Passai tutta la giornata a conversare con lui. Il gol'd mi raccontò di come in inverno avesse catturato due zibellini che aveva barattato con dei cinesi per una coperta, un'accetta, una pentolina e una teiera, mentre con gli altri soldi aveva comperato un trapano a mano cinese e una tenda nuova. Le cartucce le aveva acquistate da cacciatori russi; le donne udeche gli avevano fatto le scarpe, i pantaloni e la giubba. Quando cominciò il disgelo si era trasferito ad Anucino e qui era stato ospite del vecchio gol'd suo conoscente.

Vedendo che non arrivavo, era andato a caccia e aveva ucciso un cerbiatto, le cui corna aveva lasciato in credito ai cinesi.

Ad Anucino l'avevano anche derubato. Aveva conosciuto un cacciatore e ingenuo com'era gli aveva raccontato di aver cacciato gli zibellini in inverno e di averli venduti molto bene. Il cacciatore gli aveva allora proposto di andare a bere in una bettola. Dersu aveva acconsentito.

Intontito dal vino, il gol'd aveva dato al suo occasionale amico, perché li conservasse, tutti i suoi denari. Il giorno dopo, quando Dersu si era svegliato, il cacciatore era scomparso. Dersu non poteva assolutamente capire questo fatto. I gol'd come lui si erano sempre dati l'un l'altro, per conservarli, pelli e denari, e mai nulla era andato perso.

A quel tempo non esistevano regolari comunicazioni marittime lungo il litorale del Mar del Giappone. La direzione dell'immigrazione, a titolo di esperimento, aveva noleggiato il piroscafo El'dorado, che arrivava però solo fino al golfo del Dzigit. Corse regolari non ce n'erano, e la stessa amministrazione non sapeva quando il piroscafo sarebbe tornato né quando sarebbe ripartito. Non fummo fortunati. Arrivammo a Vladivostok due giorni dopo la partenza dell'El'dorado.



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