Ecco a voi. Una storia italiana by Pippo Baudo

Ecco a voi. Una storia italiana by Pippo Baudo

autore:Pippo Baudo [Pippo Baudo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788828201403
editore: Solferino
pubblicato: 2018-01-22T16:00:00+00:00


Walter Chiari

Marisa Maresca era una soubrette figlia d’arte: dopo aver debuttato negli spettacoli di Macario era passata al fianco di Carlo Dapporto con il quale aveva realizzato numeri molto audaci, in cui esplodevano la sua grande bellezza e sensualità. Una volta si era anche prodotta nell’imitazione di Joséphine Baker danzando a seno nudo. Nel 1946, Marisa Maresca si mise in proprio, e scritturò come comico Walter Chiari agli inizi della sua sfolgorante carriera: divennero una coppia popolarissima e la loro relazione durò fino agli anni Cinquanta, quando lei abbandonò le scene per sposare il conte Corrado Augusta, titolare della famosa fabbrica di elicotteri.

Walter Chiari era famoso per i suoi spettacoli che iniziavano sempre in ritardo e per i suoi tanti amori, come Elsa Martinelli, Lucia Bosè, Sylva Koscina, la conturbante Ava Gardner. In palcoscenico era capace di cose straordinarie. Lo vidi per la prima volta al Teatro Sistina. Era stato invitato a una convention di una grande compagnia giapponese, io avevo il privilegio di stare accanto a Pietro Garinei. Eravamo certi che Walter avrebbe presentato in lingua inglese, e invece sbalordendo tutti aveva imparato quindici vocaboli nipponici, intrecciando i quali riuscì a costruire un divertentissimo monologo di mezz’ora con il pubblico entusiasta e in delirio. Questo era Walter, un misto di genio e sregolatezza. Guadagnava tanto e sperperava tutto in acquisti inutili, oggetti che poi regalava agli amici o rivendeva sottocosto. Garinei e Giovannini lo amavano, ma allo stesso tempo lo temevano perché, facendo uno spettacolo con Walter, ogni sera non si era mai certi dell’orario di inizio né di quello della fine, a causa delle sue improvvisazioni che allungavano e spesso stravolgevano il copione.

Negli anni Sessanta il cinema americano scoprì Roma, che divenne teatro di tanti film di successo internazionali, basti citare Vacanze romane con Gregory Peck e Audrey Hepburn. Via Veneto era un salotto culturale internazionale e come ho raccontato in precedenza attorno ai tavoli del Café Doney ogni sera erano seduti Federico Fellini, Ennio Flaiano, Carlo Dapporto e il sottoscritto, come umile discepolo. Flaiano inventava i suoi celebri aforismi, come: «Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso». Dapporto provava le barzellette. Sul lato opposto del marciapiede, davanti all’edicola del Café de Paris, scorrazzavano paparazzi che cercavano foto originali con attori e attrici italiani e stranieri. Spesso finiva a cazzotti, soprattutto quando i paparazzati erano Ava Gardner e Walter Chiari, che ricordandosi di essere stato in gioventù campione lombardo di pesi piuma metteva KO i fotografi più inopportuni. Io ero arrivato da poco a Roma e da provinciale curioso seguivo le gesta dei protagonisti della Dolce Vita romana.

Walter Chiari, dopo un lungo e tormentato fidanzamento, finalmente sposò in Australia Alida Chelli e la coppia tornò a Roma nel 1969. Quell’anno io presentavo a Saint Vincent Un disco per l’estate, in coppia con Gabriella Farinon, e per l’ultima puntata della kermesse canora ci fu annunciato l’arrivo di Walter. Per una volta fu puntuale ma annunciò che la sua performance, essendo molto stanco per il lungo viaggio post-matrimoniale, si sarebbe limitata a una barzelletta.



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