Forse non sarà domani by Mario Campanella & Gaspare Palmieri;

autore:Mario Campanella & Gaspare Palmieri; [Campanella, Mario & Palmieri;, Gaspare]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788862319669
editore: eDigita srl.
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Perché San Remo è San Remo

Nel 1965 si trasferisce a Roma per inseguire un successo che non arrivava o almeno non nella misura in cui avrebbe desiderato. «Era un timido e la notorietà non era il suo obiettivo principale. Ma credo che il successo non gli facesse affatto schifo. L’aver accettato di trasferirsi a Roma era il segno che intendeva inseguirlo, Sanremo o non Sanremo» diceva di lui Nanni Ricordi. Il trasferimento a Roma costituisce dunque un importante cambiamento nella vita e nelle aspettative di Tenco. Lo stesso anno viene invitato in Argentina per partecipare a una telenovela che aveva utilizzato la sua canzone Ho capito che ti amo nella colonna sonora ottenendo un successi straordinario. L’accoglienza in Sud America è da star e Tenco conosce un successo con cui non era mai venuto a contatto in forma così clamorosa. Racconta Reverberi di tale esperienza: «Davanti a scene del genere Luigi si gasava come un pazzo. La timidezza scompariva ed era capace di fare cose eccezionali... Eravamo presi da una euforia che ci portò a fare cose incredibili... Luigi era felice come un ragazzino che aveva ricevuto il giocattolo che sognava da tutta la vita» (Parodi, 1997). Possiamo immaginare come la sua parte narcisistica sia stata fortemente stimolata da tale esperienza. Stiamo parlando del cosiddetto narcisismo sano o benigno, tipico di persone che godono del successo ottenuto, soprattutto in ambito artistico. Il ricevere in così giovane età un importante rinforzo all’autostima tramite un apprezzamento collettivo, soprattutto in persone tendenzialmente insicure e poco avvezze all’autocelebrazione può costituire uno stimolo molto importante, che verrà ovviamente ricercato anche successivamente. Il fatto di aver “assaggiato” un’approvazione così importante potrebbe aver indotto il cantante a ricercare la stessa accoglienza anche nella terra natale e quindi di valutare l’unica manifestazione in grado di dare una vasta visibilità nazionalpopolare in quel periodo cioè il festival di San Remo. Forse questa consacrazione potrebbe aiutarlo ad acquisire un’immagine meno fallimentare nei confronti dei famigliari, convincendoli e convincendosi di essere nato per fare il musicista e non l’ingegnere.

Tenco partecipa infatti al festival di Sanremo nella speranza di ottenere un pubblico più vasto e forse anche su pressione della propria etichetta discografica, la RCA, più importante delle precedenti, a cui era passato nel 1966. Il passaggio alla nuova etichetta pare essere un evento importante per il cantautore che dichiara nella lettera a Valeria «ho l’impressione di essere arrivato a una svolta, ma non so ancora di preciso cosa ci troverò dietro». Al momento del suicidio non era molto famoso (non era arrivato tra i primi venti il classifica) era alla ricerca di una consacrazione, a differenza di altri artisti come ad esempio Gino Paoli o Gianni Morandi.

Ci ha raccontato a questo riguardo il discografico Toni Verona «La sua partecipazione al festival - pare da lui stesso voluta- è stata sicuramente incoraggiata dalla casa discografica. Ma relativamente alla conclusione della sua vita, ritengo non sia stata più di tanto influenzata dalla partecipazione al festival. Il mercato stesso - in costante, feroce competizione - avrebbe forse e comunque inciso negativamente sulla sua sensibilità (o fragilità…)».

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