Chopin racconta Chopin by Piero Rattalino;

Chopin racconta Chopin by Piero Rattalino;

autore:Piero Rattalino; [Rattalino, P.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economica Laterza
ISBN: 9788858101773
editore: edigita
pubblicato: 2011-11-14T23:00:00+00:00


Delle mie idee sul matrimonio, del mio ritorno a Parigi, del mio ultimo e triste incontro con Aurore e dei miei ricordi di Nohant

A Grzymała risposi subito, da Edimburgo (era il 30 ottobre): “Hai dunque dimenticato quello che sono, per dedurre dalle lettere in cui ti scrivo di sentirmi sempre più debole, oppresso, senza alcuna speranza, senza un tetto, per dedurre dunque da tutto quello che precede che sto per sposarmi?”. Abitavo presso un medico omeopatico polacco, il dottor Łyszczynski, coniugato con una scozzese e che in Scozia se la passava piuttosto bene. “Non voglio più fare visite in nessun posto”, scrivevo a Grzymała, “perché il colera non è lontano ed anche per non dover passare tutto l’inverno in qualche posto dove mi capiterebbe di crollare del tutto”. Aspettavo – sapevo bene che ci sarebbe stata – la visita di Jane Stirling e della sorella, che non avevo più visto da qualche giorno. Se non ero nelle loro vicinanze mi scrivevano, io non rispondevo ma loro mi scrivevano lo stesso. Erano così noiose, che Dio le perdoni! E mi volevano un bene dell’anima e avrebbero voluto aiutarmi, anche..., sì, anche proponendomi in modo velato gli sponsali.

Non posso sapere come fosse nata la voce che era rimbalzata fino a Parigi. Forse le mie due sante donne s’erano sconsideratamente lasciate scappare qualcosa del loro disegno e la notizia, data per certa, doveva aver fatto il giro del bel mondo, del bel mondo scozzese a cui, per la stagione della caccia, s’erano aggregati esponenti della nobiltà francese, polacca, italiana, tedesca. “Per sposarsi”, scrissi a Grzymała, “bisognerebbe provare una qualche attrazione fisica. Ora, quella che non è sposata mi rassomiglia troppo”. Era così magra, povera Jane, con un naso così lungo. “Come farei, ad abbracciare me stesso?”. Alla sorella di Jane, che mi aveva parlato della grande amicizia e del grande affetto che entrambe avevano per me, e della possibilità che, ehm, ehm, che l’amicizia, ehm, ehm, portasse a, ehm, ehm, avevo dichiarato seccamente che l’amicizia è l’amicizia, e basta. “E anche se mi innamorassi e fossi riamato secondo il mio desiderio”, dicevo a Grzymała, “non mi sposerei perché non avremmo da mangiare, né dove alloggiare. Le ragazze ricche cercano i ricchi e se si incapricciano dei poveri bisogna che questi non siano dei malati ma degli uomini giovani e ben portanti. Si ha il diritto di esser poveri da soli, ma l’esserlo in due è la più grande delle disgrazie. Sono disposto a crepare all’ospedale ma non voglio lasciare dietro di me una moglie nella miseria”.

Quando non pensavo all’incerto avvenire ero roso dalla nostalgia: “Non penso a sposarmi”, conclusi, “penso alla mia casa, a mia madre, alle mie sorelle. Che Dio conceda loro di non avere altro che pensieri felici. Ma che cos’è della mia arte? E che ho fatto io del mio cuore? È già tanto se mi ricordo ancora di come si canta nel mio paese. Questo mondo svanisce davanti a me, io dimentico, io non ho più forza, io mi sollevo un po’ per ricadere più in basso.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.