Fortuna by Nicolò Govoni

autore:Nicolò Govoni
La lingua: ita
Format: mobi, azw3, epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-09-21T12:00:00+00:00

10

Tredici anni.

A tredici anni il padre che non aveva mai conosciuto aveva attraversato mezzo mondo per cercare una vita migliore in Europa. O così diceva sua madre, quando le pillole di Nostalgia non le avevano ancora portato via anche gli ultimi ricordi, e con essi l’unica speranza che Hans avesse di ricomporre una parvenza di identità.

Ora, a tredici anni compiuti, Hans aveva intrapreso il viaggio contrario, da ovest a est, verso la terra dei suoi avi. Doveva forse leggere una sorta di significato in questo parallelismo? Una finalità in questa data?

Non c’erano stati auguri, torte o candeline quella mattina. Juju e Nonna non avevano fatto menzione del suo compleanno, e lui si era ben guardato dal ricordarglielo. Cos’era poi un altro anno, per un bambino come lui? Un altro anno senza radici?

Sì, il trucco di Khalid e degli hacker pareva aver disperso i Lupi, ma cosa significava questo? Aveva tradito il branco ancora una volta, ma osava davvero accettare Juju e Nonna come la sua famiglia? La sua prima, vera famiglia?

Forse, pensava, il suo destino era di accettare la via del lupo solitario una volta per tutte. Forse la sua destinazione finale non doveva essere la Cina o gli Stati Uniti, ma l’Afghanistan, dove tutto era iniziato. Forse era là che avrebbe trovato il significato che stava cercando. Forse laggiù non avrebbe più dovuto fingersi muto, o fingersi buono. Ma per farlo avrebbe dovuto rinunciare all’unico affetto che avesse mai conosciuto…

Hans allontanò il ciarpame dalla sua mente con uno sbuffo e tornò a concentrarsi sui lavori. Era incaricato del turno mattutino di supervisione del cantiere della scuola, insieme ad altri nove hacker a lui sconosciuti, dispersi come lui in mezzo alla folla che quotidianamente si addensava intorno ai lavori.

La scuola non era ancora che uno scheletro di legno avvolto nella tela cerata, eppure pareva che l’epicentro del campo si fosse già spostato un poco. Ogni giorno arrivavano carichi di materiali dal mercato grigio accompagnati da frotte di aspiranti operai in cerca di lavoro da ogni Rione. Nonna era già alle prese con centinaia e centinaia di candidature per le posizioni di insegnanti, e Juju stava sovrintendendo alla produzione delle uniformi per i futuri studenti. E nonostante le domande che il suo compleanno gli suscitava, anche Hans si sentiva pervadere da una trepidazione senza pari. Non vedeva l’ora che la scuola aprisse i battenti, di indossare l’uniforme, infilarsi i libri sottobraccio. Chissà, forse allora si sarebbe sentito un bambino normale.

La scuola cresceva di giorno in giorno, eppure non era lei il fine ultimo delle loro fatiche. Gli Audentes si avvicinavano sempre più, ormai mancavano tre settimane alla fine della corsa. Se tutto fosse andato liscio al cantiere – ovvero se nessuno avesse appiccato un incendio – sarebbero riusciti ad accogliere presto i primi studenti, ma tra l’inaugurazione e la vittoria finale c’era un abisso di mezzo, e Hans si chiese se avessero davvero una possibilità di farcela.

Parte di lui aveva quasi iniziato a sperare in un fallimento. Truva era l’inferno, ma

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