Greene Graham - 1951 - Fine di una storia by Greene Graham

autore:Greene Graham
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Letteratura e narrativa, Narrativa contemporanea
ISBN: 9788852021107
editore: Mondadori
pubblicato: 2000-01-01T23:00:00+00:00

IV

12 settembre 1944

Ho desinato al negozio di Peter Jones e ho comprato una nuova lampada per lo studio di Henry. Un desinare perbene, circondata da altre donne. Nessun uomo da nessuna parte. Era come far parte di un reggimento. Quasi un senso di pace. Poi sono andata al nuovo cine di Piccadilly e ho visto rovine di Normandia e l'arrivo di un uomo politico americano. Nulla da fare fino alle sette quando tornerà Henry. Ho bevuto un paio di bicchierini da sola. E' stato uno sbaglio. Dovrò rinunciare anche al bere? Se elimina ogni cosa, come farò a esistere? Io son stata una che ha amato Maurice e ha girato con uomini e a cui è piaciuto bere. Cosa succede se si abbandonano tutte le cose che costituiscono l'io? E' entrato Henry. Ho potuto intuire che era molto contento di qualche cosa: evidentemente voleva che gli chiedessi cosa fosse, ma io non ho voluto. E così alla fine ha dovuto dirmelo lui. "Mi hanno proposto per l'O.B.E. (1)."

"Cosa è?" chiesi io.

E' rimasto piuttosto sconcertato che io non lo sapessi. Mi ha spiegato che il grado successivo dopo un anno o due, quando sarebbe stato capo della sua divisione, sarebbe stato un C.B.E. (2); "e dopo di ciò" disse "quando andrò in pensione, mi daranno probabilmente un K.B.E.. (3)"

"Che confusione" dissi "non potresti fermarti alle stesse lettere?"

"Non ti piacerebbe diventare Lady Miles?" disse Henry, e io pensai con rabbia che l'unica cosa che desiderassi al mondo era di diventare la signora Bendrix, e che avevo abbandonato questa speranza per sempre. Lady Miles... che non ha amanti, non beve, ma parla a Sir William Mallock di pensioni. E dove sarei io tutto quel tempo?

La notte scorsa ho guardato Henry mentre era addormentato. Finché io ero ciò che la legge considera come la parte colpevole, potevo guardarlo con affetto, come se fosse un bimbo che avesse bisogno della mia protezione. Ora essere ciò che chiamano innocente, mi rendeva continuamente furibonda. Aveva una segretaria che ogni tanto gli telefonava a casa. Soleva dire: "Ah, signora Miles, è in casa H.M.?" (4) Tutte le segretarie usavano quelle insopportabili iniziali, non intime ma da colleghe. H.M., pensavo guardandolo addormentato. H.M.. Sua Maestà e la consorte di Sua Maestà. Qualche volta sorrideva nel sonno, un moderato breve sorriso da funzionario statale, come per dire: sì, divertentissimo, ma ora è meglio continuare col nostro servizio, non vi pare? Una volta gli dissi: "Hai mai avuto qualche avventura con qualche segretaria?".

"Avventura?"

"Avventura amorosa."

"No, diamine, no. Cosa ti fa pensare a una cosa simile?"

"Non so, semplicemente me lo sono domandato."

"Non ho mai amato nessun'altra donna" mi ha detto, e si è messo a leggere il giornale della sera. Non ho potuto fare a meno di domandarmi: è così poco attraente mio marito che nessun'altra donna l'abbia voluto? Eccetto me, naturalmente. Debbo averlo desiderato in certo qual modo, una volta, ma ho dimenticato perché, ed ero troppo giovane per saper ciò che sceglievo. E' così ingiusto. Mentre amavo Maurice, amavo Henry; e ora che sono ciò che chiamano onesta, non amo più nessuno.

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