Il bambino sottovuoto (Italian Edition) by Christine Nöstlinger & C. Becagli Calamai

Il bambino sottovuoto (Italian Edition) by Christine Nöstlinger & C. Becagli Calamai

autore:Christine Nöstlinger & C. Becagli Calamai [Nöstlinger, Christine & Calamai, C. Becagli]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B00D3HGW0Y
editore: Salani Editore
pubblicato: 2013-05-30T00:00:00+00:00


La signora Bartolotti e la Kitti ridiscesero per la scala a chiocciola, riarrotolarono leste leste il tappeto e lo trascinarono fuori dal retrobottega. La Kitti suonò il campanello di servizio della lavanderia.

Che cosa vuole, adesso? chiese spazientita la commessa.

Ci ho pensato su spiegò la signora Bartolotti. E' meglio farlo lavare e spinse il tappeto arrotolato tra le braccia della commessa sbalordita.

La signora Rusika stava ancora alla finestra quando la signora Bartolotti e la Kitti uscirono dalla lavanderia. Però, quanto ci hanno messo!, pensò. Speriamo che la Kitti sia riuscita almeno a sapere come mai Marius non sta più dalla signora Bartolotti.

La Kitti tornò a casa e raccontò a sua madre che Marius era sparito da quattro giorni senza lasciare traccia. Probabilmente era andato dal suo vero padre – il signor August Bartolotti – che pare abitasse a casa del diavolo. Comunque, nessuno riusciva a trovarlo.

Anche la signora Bartolotti tornò a casa. Si sedette al telaio, ma non poté riprendere a lavorare perché non smetteva di pensare a Marius. Rimase a sedere davanti al telaio fino verso le sette, fumando e riflettendo, e annodando ogni mezz'ora un sottilissimo filo nero.

Verso le sette di sera balzò in piedi, corse nel bagno e si lavò dalla faccia tutto il trucco. Annodò sui riccioli ossigenati un fazzoletto grigio e mise sottosopra il grande armadio dell'anticamera finché non riuscì a trovare la giacca di lana grigia che il signor Egon le aveva regalato a Natale. Non l'aveva mai indossata perché il grigio non lo poteva proprio soffrire; ma ora se la infilò e disse a se stessa, guardandosi allo specchio con aria critica:

Cocca mia, ora sei grigia e brutta come un topo di fogna. Ma perlomeno così non ti riconoscerà nessuno!

Difatti nessuno riconobbe la signora Bartolotti. Quando uscì di casa, la portiera, che stava chiacchierando con la lattaia davanti al portone, non la guardò nemmeno.

La signora Bartolotti s'incamminò verso la farmacia. Persino il signor Egon stentò a riconoscerla. La fissò per qualche secondo e le chiese: Desidera qualcosa? Poi quando l'ebbe riconosciuta, osservò tutto contento: Mia cara, oggi mi piaci proprio!

Tipico da parte tua! sbuffò la signora Bartolotti. Basta che uno assomigli a un topo di fogna, e vai in estasi!

Preferisco i topi di fogna ai pappagalli borbottò il signor Egon, accompagnandola in soggiorno.

Marius era seduto al tavolo col drappo nero e davanti a lui erano disseminati molti volumi aperti dell'enciclopedia universale. Mamma disse Marius, ho appena imparato sessantasette parole nuove; il babbo me le ha risentite proprio adesso.

La signora Bartolotti richiuse tutti i volumi dell'enciclopedia e li spazzò via dal tavolo, facendoli cadere con un tonfo. Poi fece piazza pulita del drappo nero, perché in genere il nero le provocava un grave malessere, ed esclamò, appoggiando le braccia sul tavolo:

E ora ascoltate il mio formidabile piano.

Il signor Egon si accomodò sulla poltrona a dondolo in attesa di ascoltare il piano formidabile, ma Marius disse, avvilito e scoraggiato: Scusa, mamma, ma credo che qualsiasi piano sia inutile. Quelli della fabbrica sono astutissimi e riusciranno a trovarmi ovunque.



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