Fratellino by Antia Amets Arzallus & Balde Ibrahima

Fratellino by Antia Amets Arzallus & Balde Ibrahima

autore:Antia Amets Arzallus & Balde Ibrahima [Arzallus, Antia Amets & Ibrahima, Balde]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2021-04-12T04:00:00+00:00


16.

Appena arrivato a Sabratha mi si è avvicinato uno come me. Mi ha detto che, se volevo un programma per l’Europa, dovevo seguirlo, “io conosco un posto dove li vendono”. Io: “Baba Hassan?” gli ho chiesto e lui ha risposto di sì con la testa, “andiamo là”.

Baba Hassan è un grande campo, immenso. Puoi sdraiarti dove vuoi, il terreno è di sabbia. Se alzi gli occhi verso l’alto, ti rendi conto che non c’è tetto, tutto è cielo. Giri gli occhi a sinistra e vedi solo immigrazione. A destra, lo stesso. Lì eravamo più di seicento, molti guineani.

Prima di addormentarmi, sono venuti a chiedermi il mio nome. “Balde Ibrahima.” E l’età. “Diciassette.” L’uomo che prendeva nota aveva una lunga barba, e per un attimo ha dubitato. Allora mi ha chiesto: “In che anno sei nato?”. “Le 4, 8, 1999,” ho precisato, “à Conakry.” “Oke,” mi ha risposto e così ha scritto. Da quel giorno ho cinque anni meno della mia vera età.

Questo trucco me l’hanno insegnato in Algeria. “In Libia è molto importante dire che hai meno di diciotto anni. Così non ti portano in prigione e, se non ti portano in prigione, puoi rimanere vivo.” Quindi, davanti a quell’uomo barbuto sono nato un’altra volta, ma nel 1999. Il giorno non l’ho cambiato, le quatre de huit, il 4 agosto.

Poi mi ha chiesto altri dati, ma io avevo sonno e adesso non ricordo bene. Ricordo quello che mi ha detto: “D’ora in poi tu sei di Baba Hassan e non puoi rivolgerti a un’altra compagnia per comprare un programma per l’Europa. Il tuo prezzo lo deciderà Baba Hassan e, quando lo pagherai, ti dirà quando puoi partire”. “Oke,” ho risposto. Non gli ho spiegato perché ero venuto in Libia, altrimenti mi avrebbe cacciato, o avrebbe preso un bastone e mi avrebbe rotto le ossa.

Questa è l’abitudine a Sabratha, ogni campo ha il suo stock di migranti e organizza il proprio traffico. E tu, una volta entrato in un campo, sei prigioniero, non puoi imbarcarti con un’altra compagnia.

L’altro giorno, uno di qui mi ha detto che l’Europa dà un sacco di soldi alla Libia perché non lasci partire i migranti, e per questo in Libia ci sono tante carceri piene di gente come me. Io non so se è vero, non capisco molto di politica, ma so cos’è la Libia.

La Libia è una grande prigione, ed è difficile uscirne vivi.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.