Il bestiario di Proust by Daria Galateria;

Il bestiario di Proust by Daria Galateria;

autore:Daria Galateria; [Galateria, Daria]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788838943676
editore: edigita
pubblicato: 2022-05-11T22:00:00+00:00


Cardellino

Mutevole Albertine: certi giorni, se non ci si pensava, sembrava a JE – come un uovo di cardellino o un’agata lucidata in due soli punti – di una materia macchiettata di bruno su cui galleggiavano solo due macchie più blu, gli occhi, dove la carne diventa specchio e dà l’illusione, più di altre parti del corpo, di accostare l’anima.

JF, t. II, p. 300.

Carpa

In tutto quello che concerne la professione e i suoi pazienti, mio fratello, scrive Proust del medico Robert all’amica Louisa de Mornand, è muto come una tomba, o come una carpa. Nella passeggiata lungo la Vivonne, a Combray, a tratti una carpa, oppressa dalla noia, si drizzava fuori dell’acqua «in una respirazione ansiosa» (nelle Giornate di lettura, alla distribuzione della merenda il libro andava deposto sul bordo del rivo artificiale, coperto di cigni e di statue, e saltellante di carpe; nei Settantacinque fogli «una carpa a tratti veniva a sbadigliare di fame o di nervosismo alla superficie, in una specie di gran sospiro snervato, e di desiderio di aldilà»). Il marchese di Palancy, con la grossa testa di carpa dagli occhi rotondi, si aggira nei salotti di madame de Saint-Euverte aprendo e chiudendo le mandibole come per cercare l’orientamento, e il monocolo sembra un frammento accidentale, e puramente simbolico, del vetro del suo acquario – una parte per il tutto. «Una carpa, come tutte le sue simili» dice Saint-Loup della principessa di Luxembourg: «del resto è un po’ mia cugina». «Siete ignorante come una carpa», dice affabilmente Charlus allo storico Brichot, che non sa di alcuni sodomiti dell’epoca di Luigi XIV – il Grand Condé o Luigi di Baden; eppure Saint-Simon, pestifero com’è, obietta il professore, non ne parla. Lo zio Charlus è monarchico, dichiara Saint-Loup, in uno spericolato gioco di parole: «gli si farebbero ingoiare delle carpe come madame Molé e un poco di buono (escarpe, malvivente o scarpa) come Meyer» – direttore del conservatore e mondano «Le Gaulois» –, purché, carpa e scarpa, fossero alla Chambord – per fedeltà, cioè, al conte di Chambord, legittimo erede al trono di Francia, Charlus tollera (avaler des couleuvres, ingoiare vipere, prendere per buono) una sciocca come madame Molé e un tiepido legittimista come Meyer.

Corr, t. IX, p. 44. CS, t. I, p. 168 (PM, in CSB, p. 168; 75F, p. 162). CS, t. I, p. 322. JF, t. II, p. 138. LP, t. III, p. 807. TR, t. IV, p. 339.



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