Il codice Cambridge by Emma Loveridge & Curly Moloney

Il codice Cambridge by Emma Loveridge & Curly Moloney

autore:Emma Loveridge & Curly Moloney [Loveridge, Emma & Moloney, Curly]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-04-13T12:00:00+00:00


Da dove viene l’autenticità

Dopo la morte della madre, il grande psicanalista Wilfred Bion, ormai anziano, ha scritto un libro particolarmente interessante. Lì, Bion introduce l’idea del “falso io” e racconta di come fin da piccolo avesse capito che sua madre era una donna troppo fragile per poterlo accettare com’era veramente. Di conseguenza, aveva dovuto nascondere il suo vero io e crearne uno falso, così che lei vedesse solo la sua parte buona. Bion pensava che, se le avesse mostrato anche quella parte di sé che riteneva cattiva, lei non avrebbe retto. È esattamente questa combinazione di fragilità e controllo in un genitore a creare un bambino che sente il bisogno di nascondere parti della propria personalità. In situazioni del genere il bambino impara a nascondere il suo vero io sempre più in fondo dentro di sé, creando una facciata da presentare al mondo. Crescendo, non capisce come mai gli sia tanto difficile relazionarsi con gli altri: se lui è così buono, perché nessuno gli si avvicina veramente? Perciò si controlla ancora di più, perché pensa che forse gli altri vedono ancora qualcosa di sgradevole in lui, e questo genera una spirale che lo porta a una perpetua disconnessione da se stesso.

Alcuni manifestano quest’insicurezza cercando di apparire sempre perfetti, altri diventando obesi o coprendosi di tatuaggi e di piercing. Uno dei loro scopi subconsci è diventare invisibili nascondendosi dietro una facciata. Queste forme di controllo arrivano a modificare la pelle che ci contiene e ci tiene assieme, a volte in modo creativo e altre, invece, in modo distruttivo. È un modo di mostrare al mondo, senza bisogno di usare le parole, che la tenuta del nostro intero essere è precaria, che sentiamo di non riuscire a stare assieme, che potremmo esplodere da un momento all’altro.

Ci sono svariati modi di rendersi invisibili. La strategia più comune, benché spesso inconscia, è quella di cercare di controllare come ci vedono gli altri. La fragilità di un genitore può essere palese, in modo particolare quando si tratta di fragilità fisica, dovuta a problemi di salute. Ma molto più spesso si tratta di fragilità mentale. All’esterno il genitore può sembrare molto sicuro di sé, ma il bambino sente istintivamente che quella sicurezza ostentata è costruita su fondamenta fragili. Il genitore può però riuscire a nascondere al mondo la propria debolezza e questo manda in crisi il bambino perché lui la vede, ci convive quotidianamente, ma nessun altro la riconosce. Il vero carattere della famiglia, in genere una miscela di cose buone e di cose che non vanno bene, come nella maggior parte delle famiglie, viene così celato al mondo esterno dietro una facciata di perfezione. A questo il bambino può reagire con un comportamento estremo e imprevedibile, che renda evidente anche all’esterno le difficoltà che ci sono in famiglia. Oppure, in alternativa, può imparare anche lui a mettere in piedi una facciata, nei confronti del mondo ma anche dei genitori stessi, così da nascondere ancora di più i problemi e le ansie. In altre parole, diventare sempre meno “autentico”.



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