IL DESTINO DELLA MANTIDE (Italian Edition) by werudane B

autore:werudane B [B, werudane]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-01-31T04:00:00+00:00

" Sei tu che spingi avanti il cuore ed il lavoro è duro

Di essere uomo e non sapere

Cosa sarà il futuro

Sei nel tempo che ci fa più grandi e soli in mezzo al mondo, con l’ansia di cercare insieme un bene più profondo.

E un altro che ti dia respiro e che si curvi verso te, con un’attesa di volersi di più e non capir cos’è ".

capitolo 6

REGALO

Il 25 dicembre nella casa dei miei genitori, accolto da un’atmosfera natalizia, mi trovai davanti ad un gigantesco albero di natale sistemato in salotto da mio padre.

In famiglia non amavamo prendere alberi di Natale finti, comprare prodotti di plastica che non trasmettevano alla vista quel calore che serve durante le feste invernali, ci metteva una sorta di tristezza, così eravamo soliti acquistare sempre e solo alberi veri. Ogni anno compravamo un pino dal vivaio a pochi passi da casa, e poi lo portavamo in salotto, dove inserivamo le sue radici dentro un gran vaso di terracotta che bagnavamo costantemente per continuare a farlo vivere.

Mi avvicinai osservando le grandi palle bianche di vetro e le piccolissime palline rosse di plastica che riempivano in gran parte l’albero, si alternavano di ramo in ramo addobbandolo insieme alle minuscole luci che lo legavano avvolgendolo come un salame fino a raggiungere la sua lunga punta.

Spegnendosi e accendendosi ripetutamente, producevano insieme una fitta luce che non permetteva difficilmente di tenere gli occhi aperti per più di qualche secondo, era una luce calda e allegra che al buio dava trasmetteva ancor di più la sensazione di festività di quei giorni. Istintivamente collocai la mano sopra la fronte per difendere i miei occhi da quel bagliore, poi mi chinai con attenzione, e iniziai a scartare i pochi regali presenti sotto di esso.

Dopo la giornata precedente la mia situazione interiore non era sicuramente delle migliori, avevo passato l’intera notte in bianco pensando e ripensando a quello a cui ero stato testimone, continuando a ripetere a me stesso la motivazione per la quale non ero intervenuto. Per non far preoccupare i miei famigliari e non dare a loro nessun sospetto, provai a comportarmi come se non fosse successo assolutamente nulla, così sorridevo stupidamente senza nessuna ragione e mi aggiravo per casa con fare allegro e spensierato.

Mentre mi destreggiavo a scartare i regali ricevuti, un forte odore di selvatico penetrava nelle mie narici, e inondandava l’intera parte del salotto dove mi trovavo. La presenza di numerose spine che erano cadute dai lunghi rami dell’albero e si erano appoggiate sopra gran parte del pavimento, formavano un piccolo catasto verde a forma di piramide che si allargava sparpagliandosi sopra i regali e produceva una forte fragranza di pino.

Un orologio, una penna stilo, e poi un pacco di album da disegno, i miei parenti avevano sempre avuto delle buone idee per quanto riguardava scegliere i regali, e anche quell'anno non ne avevano sbagliato nessuno.

Procedendo con ordine la mia mano arrivò fino all’ultimo piccolo pacchetto presente tra i molti regali scartati che avevo aperto , dandogli inconsciamente un’importanza speciale.

Il

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