Il disagio della postmodernità by Zygmunt Bauman

Il disagio della postmodernità by Zygmunt Bauman

autore:Zygmunt Bauman [Bauman, Zygmunt]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economica Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2023-01-15T00:00:00+00:00


9.

Verità della scienza, verità dell’arte

Come nel 1907 ha detto William James, la verità è «solo un espediente del nostro modo di pensare»1. Nell’interpretazione di Richard Rorty, per James la verità è un «espediente del pensiero» nel senso che essa valuta ulteriormente – e quindi avalla – il concetto al quale la si è attribuita. Conformemente a tale interpretazione (che personalmente condivido) e contrariamente alle diffuse versioni contenute in numerosi concetti filosofici, il termine “verità” denota, nelle sue applicazioni pratiche, una certa attitudine da noi assunta (nella speranza di indurre gli altri ad assumerla) nei confronti di ciò che è stato detto o di ciò che crediamo; non denota cioè una relazione tra ciò che è stato detto e una certa realtà non verbale, oppure (come Locke ha suggerito per primo) una relazione tra le idee e gli oggetti da esse bene o male rappresentati. Occorre tuttavia affrettarsi a specificare che questo modo di avallare i concetti insiti nel termine “verità” deve la sua popolarità ed efficacia a una premessa radicalmente opposta, e cioè che il valore delle credenze avallate non è limitato al fatto che noi le approviamo, ma spetta loro ad altro titolo: per esempio grazie all’accordo tra le affermazioni e il quid che ne è l’oggetto, oppure grazie alla coerenza logica di una data asserzione con altre asserzioni già accettate e finora non contestate. In altre parole, si presume che per accettare una credenza vi siano motivi più solidi e affidabili che non la mutevole e labile approvazione dei suoi fautori; e che quindi le credenze in questione non solo devono essere approvate, ma approvate con una fede e una convinzione abbastanza profonde da indurre a respingere in modo categorico le credenze alternative o contrarie.

Commentando le opinioni di James, Rorty indica altri usi possibili del concetto di “verità”: accanto alla funzione approvativa egli cita anche una funzione cautelativa e una de-citazionale2. Ma, nonostante tali aggiunte, l’ampliamento elaborato da Rorty degli usi che il concetto di “verità” può servire è ancora insufficiente. Vi manca soprattutto una funzione che a mio avviso sorregge, condiziona e garantisce tutti gli altri usi elencati nella lista: e cioè la funzione polemica.

Il concetto di verità appartiene alla retorica della lotta per la conquista e il mantenimento del potere. È un concetto agonistico; acquista senso solo in un ambito di dissidio e opposizione. Vi ricorriamo nelle situazioni di disaccordo, quando persone diverse sostengono opinioni diverse e non si sa chi abbia torto e chi ragione; o quando, per un motivo o per l’altro, per alcuni o per tutti i partecipanti alla disputa è importante dimostrare che la parte avversa è nel torto. Ogni volta che non ci limitiamo a sostenere una data opinione ma ci intestardiamo soprattutto ad affermarne la verità, ciò accade perché tale opinione è stata contestata o perché temiamo che possa esserlo. Le credenze sono per definizione molte, ma una sola può essere vera. La disputa circa la verità o la falsità di certe credenze si traduce quindi sempre in una lotta



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