Il giudice è accusato by John Dickson Carr

autore:John Dickson Carr
Format: mobi
pubblicato: 2012-10-01T14:00:00+00:00

Era una bella mattinata calda, sembrava d'esser di maggio. Nel comodo salotto di casa sua, Fred Barlow, dopo aver appeso il ricevitore, si mise a tamburellare sull'apparecchio, meditabondo.

Aveva dormito male e non aveva l'aria riposata. Se il giudice Ireton l'avesse visto lo avrebbe certamente biasimato.

I tepidi raggi del sole entravano dalle finestre illuminando vecchi libri, un paio di remi che Barlow stava accomodando e il piacevole disordine della stanza. Il giovane scelse una cravatta che gli stava bene, poi, per rimettere in ordine le idee, scorse tranquillamente il Sunday Times. Dopodiché andò a tirar fuori dalla rimessa la macchina che gli ricordò l'incidente avvenuto sulla strada e la massa informe dell'uomo che giaceva al suolo… Andò lentamente fino a Tawnish senza fermarsi alla villetta del giudice.

La riva davanti all'albergo era deserta. Nell'ampio vestibolo c'erano soltanto due persone.

Una di esse era Ermanno Appleby, tutto lustro, seduto in una poltrona e intento a leggere un giornale.

L'altra era Gianna Tennant.

Barlow la vide subito e si diresse verso di lei, ma Appleby si alzò pigramente deponendo il giornale e gli sbarrò la strada sorridendogli con cordialità.

― Buongiorno, avvocato Barlow.

― Buongiorno. Come mai da queste parti?

― Ieri sera ho pensato che non valeva la pena tornassi a Londra e che se potevo trovare qui una bottega di barbiere aperta la domenica mattina sarei stato perfettamente felice ― disse Appleby accarezzandosi il mento. ― Bella giornata per andare a passeggio, no?

― Bellissima. Ho intenzione…

― Non sapete per caso — lo interruppe Appleby abbassando la voce e aggrottando le sopracciglia, ― se il giudice Ireton abbia passato la notte nella villetta o se non abbia preferito cercare un luogo più… piacevole?

― Non dev'essere uscito di casa che io sappia, ma a quest'ora non è molto accogliente, di solito.

― Succede a tutti ― osservò Appleby. ― Grazie tante.

Andò a prendere la bombetta che aveva deposto accanto alla poltrona, la spolverò, l'agitò in segno di saluto e s'infilò nella porta girevole. Dopo un attimo d'indecisione, Barlow si diresse verso Gianna che a sua volta gli domandò:

― Che cosa fate qui?

― Il dottore Fell mi ha invitato a colazione. E voi?

― Ha invitato anche me.

Il giovane non si era mai accorto che Gianna fosse così splendidamente e naturalmente bella. Era vestita di blu con ornamenti bianchi al collo e ai polsi.

― Ho detto al dottore che la mia casa era piena di ospiti e che non potevo venire, ma lui non ha voluto sentir ragioni. Del resto, con tutta quella gente, la mia assenza non verrà nemmeno osservata. E poi ho una buona scusa.

― Quale?

― Ho organizzato per questa sera una festicciola nella piscina dell'albergo e così ho preso la scusa che dovevo vedere il direttore. In fondo avrei preferito rimandare tutto per riguardo a Costanza, ma gli altri si sono messi a protestare e non ho potuto farlo.

― Come sta Costanza?

― È stufa di tutto. Ha cominciato a fare il baule per tornare a Londra, ma le ho fatto osservare che a casa di suo padre non avrebbe trovato nessuno, mentre in casa mia è con amici che sono ben contenti di occuparsi di lei.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.