Il sergente nella neve by Mario Rigoni Stern

Il sergente nella neve by Mario Rigoni Stern

autore:Mario Rigoni Stern
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
ISBN: 9788858407899
editore: Einaudi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Mario Rigoni Stern e le ragioni dell’uomo

di Eraldo Affinati

Il sergente nella neve uscí nel 1953, sedicesimo dei «Gettoni» di Elio Vittorini, con un sottotitolo dal fascino ottocentesco: Ricordi della ritirata di Russia. Mario Rigoni Stern, fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, aveva scritto la prima stesura del suo diario bellico nel Lager 1B, in Masuria, Prussia Orientale, non molto distante dall’odierna Kaliningrad. Quando andò in stampa, il lungo racconto avrebbe potuto essere considerato uno dei numerosi testi di memorialistica che in quegli anni occupavano gli scaffali delle librerie. Né, dobbiamo ammetterlo, la pur densa nota introduttiva composta da Vittorini poteva servire a sventare il potenziale equivoco, vista la frase, tanto perentoria quanto ambigua, che figurava in cima al prezioso risvolto della copertina grigio-azzurra: «Mario Rigoni Stern non è scrittore di vocazione».

I primi attenti recensori, fra i quali spicca Giuseppe De Robertis, contestarono subito tale giudizio indicando l’unicità espressiva del romanzo che, del resto, non mancò di fare la sua strada imponendosi come uno dei classici contemporanei piú amati della nostra letteratura, nonché nucleo originario di tutte le successive opere dello scrittore. Eppure oggi, a quasi cinquant’anni dalla prima pubblicazione, questo celebre resoconto di un semplice sottufficiale alpino che si trova a combattere nel settore centrale del fronte russo, fra il Donetz e il Don, proprio quando l’esercito dell’Unione Sovietica sferra il suo potente attacco demolitore, destinato a cambiare le sorti della guerra, acquista rilievo speciale. Man mano che i fatti narrati si allontanano nel tempo, il diario del sergente diventa piú intenso e assume i caratteri dell’esperienza perenne. La testimonianza scritta, rispetto agli eventi storico-geografici da cui è scaturita, intrattiene lo stesso rapporto che potremmo supporre fra la moneta e il suo conio.

Proprio questo realismo integrale, non cronachistico, né stemperato in una cosmesi elegiaca, ci autorizza a inserire Il sergente nella neve nei ruoli della grande e nobile tradizione del romanzo novecentesco, le cui opere volano alte, come classiche coppie di colombi, sulle macerie della seconda guerra mondiale alimentando la speranza di chi non rinuncia a credere nelle ragioni dell’uomo. Dobbiamo quindi cominciare a pensare al capolavoro di Rigoni Stern con la medesima gratitudine che un russo rivolge alle Trincee di Stalingrado di Viktor Nekrasov e un tedesco si sente in dovere di nutrire per i racconti di Heinrich Böll. Nella voce del sergente maggiore Rigoni Mario di GioBatta, n. 15454 di matricola, 6o reggimento alpini, battaglione Vestone, cinquantacinquesima compagnia, plotone mitraglieri, gli italiani si sono riconosciuti come i giapponesi hanno fatto con La guerra del soldato Tamura di Shōhei Ōoka e gli americani con Il nudo e il morto di Norman Mailer, Da qui all’eternità e La sottile linea rossa di James Jones, I giovani leoni di Irwin Shaw, Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut.

In punta di piedi, senza proclami, fuori dalle conventicole letterarie, il ventenne soldato e scrittore di Asiago, cresciuto nelle malghe alpine, dove andava a leccarsi le ferite adolescenziali, come faceva il giovane Nick di Hemingway nei campi indiani al confine del Canada, ha



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.