Il Silmarillion by J. R. R.Tolkien

Il Silmarillion by J. R. R.Tolkien

autore:J. R. R.Tolkien
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2004-01-22T16:00:00+00:00


Riportarono Beren Camlost figlio di Barahir su una lettiga fatta di rami con Huan il cane al suo fianco; e la notte scese prima che rientrassero in Menegroth. Ai piedi di Hìrilorn, la grande betulla, Lùthien li incontrò che andavano piano, alcuni di loro reggendo torce. Allora lei abbracciò Beren e lo baciò, pregandolo di attenderla di là dal Mare Occidentale; e prima che lo spirito lo abbandonasse, Beren guardò gli occhi di lei. Ma la luce delle stelle si era spenta, il buio era piombato anche su Lùthien Tinùviel. Così ebbe termine la Cerca del Silmaril; ma il Lai di Leithian, Riscatto dal Servaggio, qui non finisce.

Lo spirito di Beren infatti, per preghiera di lei indugiò nelle aule di Mandos, riluttante ad abbandonare il mondo, finché Lùthien giunse a dare l’ultimo addio alle tetre sponde del Mare Esterno, donde gli Uomini che muoiono partono per mai più tornare. Ma lo spirito di Lùthien piombò nel buio, e alla fine fuggì, e il corpo di lei giacque simile a un fiore che sia d’un tratto svelto e per un po’ rimanga, incorrotto, sull’erba.

Allora un inverno, quasi fosse la bianca stagione degli Uomini mortali, scese su Thingol. Lùthien però giunse alle aule di Mandos, dove stanno i luoghi riservati agli Eldalië, di là dalle dimore dell’Ovest, ai confini del mondo. Ivi coloro che attendono se ne stanno nell’ombra dei loro pensieri. Ma la bellezza di Lùthien era più che la loro bellezza, e il suo dolore più profondo del loro; e Lùthien si inginocchiò davanti a Mandos e cantò per lui.

Il canto di Lùthien al cospetto di Mandos fu il più bello che mai sia stato contesto in parole, il canto più triste che mai il mondo udrà. Immutato, imperituro, ancora lo si canta in Valinor, inaudibile al mondo, e ad ascoltarlo i Valar si rattristano. Ché Lùthien intrecciò due temi di parole, quello del dolore degli Eldar e quello della pena degli Uomini, le Due Stirpi che sono state fatte da Ilùvatar per dimorare in Arda, il Regno della Terra tra le innumerevoli stelle. E mentre gli stava inginocchiata davanti, le lacrime cadevano sui piedi di Mandos come pioggia sulle pietre; e Mandos fu mosso a pietà, come mai era stato prima né mai è stato in seguito.

Ragion per cui convocò Beren e, proprio come Lùthien aveva detto al momento della morte di lui, essi tornarono a incontrarsi di là dal Mare Occidentale. Mandos però non aveva il potere di trattenere gli spiriti degli Uomini che morivano entro i confini del mondo, dopo il tempo della loro attesa; né poteva mutare i destini dei Figli di Ilùvatar. Andò pertanto da Manwë, Signore dei Valar, che comandava il mondo per mandato di Ilùvatar; e Manwë chiese consiglio al suo pensiero più intimo, dove la volontà di Ilùvatar si rivelava.

E queste sono le scelte che egli offrì a Lùthien. A cagione delle sue fatiche e del suo dolore, sarebbe stata liberata da Mandos, per andare a Valimar e quivi dimorare sino alla fine del mondo tra i Valar, dimenticando tutte le pene che aveva sopportato in vita.



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