Il sospiro lieve dei sensi by Tarun J Tejpal

autore:Tarun J Tejpal [Tejpal, Tarun J]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788811137955
editore: Garzanti
pubblicato: 2013-04-09T22:00:00+00:00

Ogni giorno, dopo aver finito di disciplinare le nostre menti, il Comandante ci raccontava una storia. Il più delle volte riguardava Aum o i padri pellegrini. Era il momento che preferivo. Mi emozionava sentire di come i grandi padri, esausti dopo la lunga marcia, si erano immediatamente rinvigoriti alla vista della terra promessa. Di come, con il sudore della fronte e una volontà ferrea, avevano plasmato la valle in previsione delle straordinarie missioni future. Di come giorno dopo giorno la terra era stata coltivata, le foreste domate, le acque imbrigliate.

Aum era dappertutto, con Ali e Alaiya al suo fianco, e spaziava su quel territorio inesplorato, rianimando con un semplice tocco i deboli e i febbricitanti. Il Comandante ci disse che lui stesso da piccolo aveva ricevuto un buffetto sulla testa dall’Illuminato e che più di ottant’anni dopo l’energia di quell’istante gli pulsava ancora nelle vene.

Ci spiegò che, come facevamo noi adesso, lui stesso aveva ascoltato le storie dei primi anni dal grande spadaccino Amar. Pur essendo già anziano, Amar aveva una forza tale nelle braccia da poter costringere in ginocchio un cavallo selvaggio con una semplice torsione del polso. Amar aveva detto loro – proprio come il Comandante ora lo diceva a noi – che ogni sera, dopo il calar del sole, tutti si riunivano attorno all’albero della Bodhi per abbeverarsi alla fonte di saggezza. Ali era sempre il primo a parlare, seguito da Alaiya, mentre l’Impareggiabile restava seduto così come eravamo seduti noi adesso: le gambe incrociate, i polsi sulle ginocchia, gli occhi chiusi.

I due nobili guardiani parlavano di faccende quotidiane, del lavoro svolto e di quello da svolgere. Ricordavano ai fedeli il loro destino eccezionale ed esaltavano la loro forza e determinazione. Poi narravano le storie che tutti aspettavano con ansia: le storie delle imprese divine di Aum. Raccontavano di come, con una leggera spinta, Aum avesse abbattuto un gigantesco cedro che bloccava loro la strada; di come, allo stesso modo di un bambino che giocasse con dei ciottoli, avesse fatto rotolare delle rocce enormi nel furioso Jhinjheri per permettere alla sua gente di attraversarlo; di come avesse tenuto lontani animali feroci, orsi e pantere, con un solo gesto della mano.

Poi l’Impareggiabile schiudeva le palpebre e cominciava a parlare. Fino a quel momento molti erano rimasti sulle spine, roteando gli occhi e muovendo nervosamente le dita come fanno i bambini in presenza degli adulti. Ora ogni movimento cessava e tutti venivano avvolti da una voce che possedeva il timbro del tuono ma che era gradevole come la brezza estiva.

Aum raccontava loro i segreti della vita e della morte. Raccontava loro la storia dell’uomo, così imperfetta, così piena di codardia e falsità, di egoismo e sete di possesso, di debolezza e livore, di miseria e sofferenza. Per illustrare quelle cose, faceva ricorso alla storia di Jaya, la più grande epopea del mondo.

Tremila anni fa, la terra era abitata da uomini magnifici. Uomini dotati di forza, coraggio, bellezza, cultura, ma anche di ricchezza, potere, educazione e intelligenza. Uomini uniti da stretti legami di famiglia e amore, di lealtà e onore.

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