Il turno di notte by Alex Finlay

autore:Alex Finlay [Finlay, Alex]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SEM
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

33

Ella

Il signor Steadman sembra stanco. Deve aver dormito poco da quando Ella lo ha visto in ospedale ieri. Ma era solo ieri, è possibile?

Come per la maggior parte degli insegnanti, il lavoro di Steadman non finisce quando suona la campanella. «Gli orari sono terribili, ma almeno lo stipendio è una miseria» scherza sempre. Per sbarcare il lunario ha bisogno di un paio di lavori extra: dare ripetizioni e gestire una scuola guida.

Ha proposto di vedersi con Ella al loro solito posto, da Daisy’s Delights, un negozietto di cupcake nel centro di Linden. Per quindici anni si sono incontrati ogni tanto in questo posto, anche se per i primi dieci Daisy’s era in realtà una caffetteria. Il signor Steadman porta al tavolo due cupcake, uno red velvet e l’altro alla vaniglia.

«Allora, come te la passi?» le domanda.

«Dovrei chiederle la stessa cosa» dice Ella, guardandolo mentre stacca il guscio di carta dal cupcake. Deve essere il suo unico vizio, questo.

Lui scrolla le spalle. In genere i loro incontri somigliano a sedute di psicoterapia, ma con Ella nel ruolo della paziente. Il signor Steadman non ama mettersi sotto la lente del microscopio, e di solito finisce per riempire tutto il tempo rivolgendo a Ella domande impegnative, senza mai parlare molto di sé. Sarebbe un rischio da un punto di vista professionale: il preside di un liceo deve essere irreprensibile, meglio essere il più possibile discreti riguardo alla propria vita.

Che non è sposato lo sa. Un anno fa si era lasciato sfuggire che era tornato in pista e aveva iniziato a frequentare qualcuno. Aveva usato il pronome “lei”, dando una risposta a un’altra delle annose domande di Ella. Lei sapeva inoltre che viveva ad Asbury, abbastanza lontano dal complesso scolastico da poter godere di una certa privacy. E sapeva che trascorreva le estati in viaggio, di solito in qualche paese africano.

«Come sta Bradley?» chiede Steadman.

«Passiamo alla domanda successiva.»

«Come sta tua madre?»

«Idem.»

Steadman non insiste. Possiede la prudenza e la pazienza di un uomo che ha passato anni a trattare con genitori pieni di pretese e adolescenti ribelli.

Ella pensa di raccontargli della notte passata con Jesse, e di quello che le ha detto la ragazza. Ma Steadman è un tipo integerrimo. Sa già cosa le direbbe: di andare subito a riferire tutto alle autorità, per il bene suo e di Jesse. E lei con Jesse deve mettere dei paletti, cominciare a comportarsi come una terapeuta, o almeno come un’adulta, non come un’amica della sua stessa età.

Meglio allora chiedergli che cosa sa del passato di Jesse, di quello che sarebbe successo nella sua vecchia scuola.

«Ella, lo sai bene che le informazioni sugli studenti sono riservate.»

Lei lo fissa, insistente.

«Ok, immagino che, visto che ti occupi di lei, sia corretto parlarne. Ma non ne so molto.» Steadman si guarda intorno, per verificare che nessuno stia origliando. «Quando si è trasferita da noi, mi hanno detto che c’era stato un “problema”.» Sottolinea la parola tracciando con le dita il segno delle virgolette. «Ho visto che aveva ottimi voti, così mi sono incuriosito e ho chiamato il preside dell’istituto che aveva lasciato.

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