Il vero giardiniere non si arrende by Paolo Pejrone

autore:Paolo Pejrone [Pejrone, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Giardinaggio
pubblicato: 2003-05-30T22:00:00+00:00

- Il risveglio dei rododendri

Gli inverni piemontesi non sono, per tradizione, una passeggiata: sono duri e grintosi. Non vanno sottovalutati, anche se per lunghi periodi possono sembrare benevoli o indecisi. Nel mio disordinato giardino, quest’anno, l'impianto dell'acqua, in un vago e inutile temporeggiare stagionale, non è stato scaricato a tempo debito e i rubinetti sono ora gelati e bloccati: bisognerà aspettare qualche raffica benefica dalle Azzorre (o qualche più indigena folata di föhn…). Soprattutto, bisogna sperare che i geli di gennaio non siano troppo violenti, crudi e determinati: ritornata la bella stagione, alcuni anni fa, per mesi ho dovuto cercare perdite, cambiare rubinetti e pezzi di tubo…

Le magnolie, Sayonara e Star Wars, hanno già le gemme ben formate: sono bellissime e mostrano dopo un'estate di ‘lavoro’ i loro piccoli e perfetti ‘topini’, pelosetti, appoggiati agli apici dei rami ampi e armonici. Ogni fiocco di neve, della prima leggera e candida spolverata, si è appoggiato su di loro con grazia: in questo modo, gli alberi hanno fatto vedere qualcosa di solenne e di glorioso in più. Camelie e rododendri, anche loro, mostrano i boccioli, lucidi e turgidi, già pronti ai precisi e doverosi compiti della primavera. In alcuni casi (senza per forza esagerare) le gemme sono quasi più belle dei fiori stessi!

I rododendri, e in particolare i “Rodhodendron loderi” ‘King George’, dopo questi periodi così umidi e piovosi sono diventati delle vere bellezze e hanno perso quel vago aspetto, un po’ nevrotico e un po’ dubbioso, di pianta rischiata, tormentata e costretta ai malumori di una valle drenata e rocciosa. La pacciamatura è, da sempre, la miglior soluzione ed è là, abbondante e rinnovata. La “bellezza” grandissima e completa, il profumo intenso, fragrante - e soprattutto il poderoso portamento di “R. loderi” ‘King George’ - valgono qualsiasi sforzo e qualsiasi bassezza.

Come vale, a mio giudizio, qualsiasi bassezza il fitto gruppo di mirti delle Ande, “Myrtus luma”, che sovrastano i tre rododendri: sono curati e amati, coperti e viziati da pacciamature, da letami vecchi e decomposti. Da anni viene loro assicurata una posizione ‘mirata’ e corretta, che li tenga riparati dai freddi più ventosi e secchi. Il gelo e le sue buriane sono sempre dietro l'angolo: pronti a tartassare e a maltrattare le nostre amatissime piante. La pietà in natura non esiste: l'ordine ha le sue esigenze, crudeli e veritiere. Sogni e illusioni del giardiniere fiducioso e bonario possono essere spazzati via in una notte di gran freddo: in maniera rapida, silenziosa e crudele.

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