In tua assenza by Claudio Coletta

In tua assenza by Claudio Coletta

autore:Claudio Coletta [Coletta, Claudio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788838944369
Google: gzd7EAAAQBAJ
editore: Sellerio
pubblicato: 2022-07-18T22:00:00+00:00


17

Alessandro

Gli piace guidare sotto la pioggia, vedere il parabrezza riempirsi di gocce d’acqua che s’infittiscono fino a fondersi, rendendo la realtà esterna fluttuante e sfocata. Una volta lo divertiva decidere lui quando attivare i tergicristalli, e gli capitava di aspettare fino all’ultimo, in una specie di gioco d’azzardo con il destino. Tutto finito, con il sensore elettronico dell’acqua sul vetro, e chissà quanto gli sarà costata, questa stronzata. Spegne la radio in un gesto di stizza, stufo della falsa allegria delle voci, dell’esagerato accento milanese, e comunque è quasi arrivato. Prima del previsto, meglio così. Davanti alla villa prova un vago senso di stupore, come se l’elegante fabbricato liberty, circondato dal rampicante lungo l’intera recinzione, non gli appartenesse davvero. Era stata Carla a volerla protetta dall’edera, il lusso non va ostentato, diceva, ma lasciato intuire. Non ne conosce nemmeno uno, dei suoi vicini, eppure se li immagina seduti in comodi salotti di pelle bianca accanto a mogli rifatte, pronte a cornificarli alla prima occasione, serviti da camerieri cingalesi. Proprio così, cingalesi, chissà perché. La verità è che odia questa gente e questo posto, detesta tutto quanto comporta viverci, i domestici in giacca bianca dal sorriso ipocrita, i giardinieri chini su ortensie e azalee, la quotidiana ostentazione del successo. La BMW ha un morbido sobbalzo nell’imboccare il vialetto, il cancello si richiude alle sue spalle e la porta basculante del garage si spalanca obbediente, ruotando sui cardini. Scende dalla macchina e cerca le chiavi nelle tasche, in attesa che la luce automatica si accenda sull’ingresso secondario. Bastano i lampioni della strada, per orientarsi in casa. Fa caldo e c’è odore di chiuso, ma è meglio evitare di aprire finestre e accendere luci. Lei verrà, questo è sicuro, deve solo avere pazienza. Sfila la giacca, si versa un dito di whisky giurando a se stesso di non toccarne una goccia di più, e con un sospiro sprofonda sul divano del soggiorno, di fronte all’enorme caminetto mai acceso. Osserva le linee squadrate del marmo affiorare dall’oscurità come un rimprovero, la quantità esagerata di spie intermittenti e led luminosi attorno a lui. Non ci aveva mai fatto caso, contribuiscono a rendere ancora più ostile un ambiente che dovrebbe essergli familiare. Poco importa, ritrovare sua figlia gli ha dato nuova energia e non tutto è perduto, se è vero che anche Carla sta male, e dev’essere vero per forza. Se almeno riuscisse a parlarle, ma il cellulare è bloccato da giorni, ormai. Un gesto vigliacco che non le appartiene, lei che ha sempre affrontato la vita guardandola in faccia. Però è a Milano, lo sa, è riuscito a farselo confessare da Luciana con un pretesto e prima o dopo quella porta si aprirà. Ha dovuto mentire a sua figlia e gli dispiace, ma la sorpresa è un elemento imprescindibile per quello che ha in mente. All’improvviso il telefono squilla e dalla segreteria spunta la voce di Margherita dal timbro ancora infantile, che invita a lasciare un messaggio. Qualcosa gli si stringe dentro, ascoltandola, ma non



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