Introduzione a I Beati Paoli di Luigi Natoli by Umberto Eco & Rosario La Duca

Introduzione a I Beati Paoli di Luigi Natoli by Umberto Eco & Rosario La Duca

autore:Umberto Eco & Rosario La Duca
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica umanistica
editore: Flaccovio
pubblicato: 1970-12-31T16:00:00+00:00


1. GLI AVVENIMENTI STORICI

Il periodo in cui si svolgono i fatti narrati nel romanzo va dal 1698 al 1719. Esso – come scrisse il Di Marzo nella prefazione al coevo Diario palermitano del Mongitore – segna una delle epoche più gravi di contrasti di idee e di principi, per cui la Sicilia, senza posa agitata per molti e molti anni da guerre, da intestini partiti, da mutazioni continue di signoria, dalle più accanite discordie tra la Chiesa e lo Stato, traeva da quelle lotte e da quelle sventure i primi vantaggi ad emancipare mano mano le menti dalla superstizione e dall’ignoranza, a sollevar dalla sua abbiezione la dignità depressa del popolo in faccia alla ierocrazia ed ai potenti, a cominciare una civiltà nuova, che doveva operare più tardi un vero rinnovamento morale mercè lo sviluppo delle idee e l’operosità degl’ingegni. La guerra tra la Spagna e la Francia era finalmente cessata con la pace formalmente conclusa il 20 settembre nel castello di Rijsvvijk in Olanda, e grandi festeggiamenti avevano avuto luogo negli Stati di Carlo II. Ma, dopo qualche anno, il giovane monarca chìudeva gli occhi senza lasciare eredi.

A succedergli al trono egli aveva chiamato, per testamento, Filippo di Borbone, secondogenito del Delfino di Francia, che assumeva il nome di Filippo V. Tale decisione, all’inizio del nuovo secolo, scatenava in Europa una guerra di successione combattuta in Germania, nei Paesi Bassi ed in Italia dove Vittorio Amedeo di Savoia, dapprima alleato della Francia, era poi passato dalla parte dell’Austria. Ma, nonostante la guerra, Filippo V veniva riconosciuto ed acclamato a Palermo come re di Sicilia inaugurando così il dominio della dinastia borbonica nell’Isola, dove però esplodevano e venivano soffocate nel sangue sedizioni e rivolte. Nello stesso tempo una questione sollevata dal vescovo di Lipari per un pugno di ceci si metteva a soqquadro l’Isola facendo nascere un lungo conflitto tra Stato e Chiesa.

Intanto, poiché le vicende della guerra non volgevano favorevoli alla Francia, quest’ultima venne a più miti consigli stipulando la pace di Utrecht nel marzo del 1713. La Sicilia fu ceduta a Vittorio Amedeo di Savoia che venne incoronato a Palermo il 24 ottobre del 1713.

Il conflitto tra Stato e Chiesa, suscitato dalla controversia liparitana, continuava anche sotto la nuova monarchia che non intendeva rinunciare a quei diritti che le derivavano dalla Apostolica Legazio di Sicilia, giurisdizione antichissima, proveniente dal potere assunto già dal normanno Ruggero e di fronte a tale stato di cose, il popolo cercava di farsi giustizia con le proprie mani, non una giustizia individuale e quindi debole, ma amministrata invece da un organismo collettivo che agiva nell’ombra e con la massima segretezza.

Furono giustizieri o sicari i componenti di questa setta? Certamente l’uno e l’altro contemporaneamente. Giustizieri, quando operarono per vendicare delitti impuniti ed impedire soprusi; sicari, quando invece si prestarono ad eseguire vendette personali o allorché si servirono dell’alone di mistero che li circondava e dell’indubbio favore popolare per compiere delitti comuni.

Discordante, infatti, è il giudizio dato dal Linares con quello che si può trarre dal romanzo del Natoli.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.