Italian Nightclubbing by Alessandra Izzo & Tiziano Tarli;

Italian Nightclubbing by Alessandra Izzo & Tiziano Tarli;

autore:Alessandra Izzo & Tiziano Tarli; [Izzo, Alessandra & Tarli;, Tiziano]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788862319713
editore: eDigita srl.
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Paradiso (Rimini)

Il Paradiso di Rimini è sempre stato un po’ il rivale del Pascià di Riccione, anche se in tempi diversi, ma erano di sicuro antagonisti negli anni Ottanta. Lo storico locale della Riviera romagnola apre nel 1957 sul colle di Covignano a Rimini e nasce come una sorta di balera/discoteca con un’orchestra che suonava musica live – e non un dj – e il pubblico era molto posh, sempre super-elegante. Negli anni Ottanta si è poi rinnovato totalmente diventando molto cool.

Sono tante le mode nate qui in quel periodo. Dal Paradiso cominciano a ballare sui cubi le prime ragazze, belle e prosperose, prima discoteca in Italia quindi a lanciare le «cubiste». Al Paradiso di Rimini ha fatto la sua fortuna anche lo stilista Roberto Cavalli, che proprio dalla Riviera muove con successo i suoi primi passi, per poi approdare in tutto il mondo e, soprattutto, diventare lo stilista delle vallette tv e della Hollywood dei primi anni Duemila. Una sorta di Versace dei poveri. Il look Cavalli era in tema con tutto l’arredamento e le atmosfere del Paradiso. Tutto molto luxury, griffato (non ancora Just Cavalli) e tutto molto in stile massimalista, flamboyant. Finita l’era della disco da un bel po’, la dance music fa ancora ballare, anche se marca un po’ più cafona e meno rivoluzionaria. I ribelli e le rivoluzioni sono finite del tutto? Sembra di sì. Anche la comunità gay c’è ancora, ma non è più il manifesto ideologico della fine degli anni Settanta, è piuttosto puro edonismo e rimorchio a manetta nei cessi dei club. Comunque grazie alla comunità gay e alle donne, il divertimento sarà ancora a livelli altissimi per tutto il decennio.

La musica? Anche se dance e non disco, è una delle migliori d’Italia, sotto la direzione del grande Claudio Casalini, che ritroviamo anche qui (ma dove non ha «suonato» Big Claudio?) ed è una prima house mixata da lui (ma anche da altri bravi dj dell’epoca) e dance! Molto frequentato da gente che vuole divertirsi e fare anche nuove amicizie, questo club offriva, senza dubbio, serate uniche e irripetibili. Oggi il Paradiso dicono essere l’ombra dei tempi che furono, come d’altronde molti di questi club che hanno fatto storia. Quasi non esiste più dopo un recente incendio. Si dice, poi, che negli ultimi anni fosse finito in mano a gente non molto raccomandabile; insomma, il suo astro è tramontato. Le emozioni non si ripetono, si sa, ma un poco di sano swing o dance, o disco, forse male non ci farebbe, no? Eppure oggi nessuno potrebbe rimettere in piedi un Paradiso, specie in questo momento così buio dove sembra che la festa sia davvero finita per sempre. Un nuovo Paradiso no, ma forse ci potremmo accontentare di un po’ di sano Purgatorio.



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