Jünger Ernst - 1951 - Oltre la linea by Jünger Ernst

Jünger Ernst - 1951 - Oltre la linea by Jünger Ernst

autore:Jünger Ernst [Heidegger, Martin]
La lingua: eng
Format: epub, mobi
pubblicato: 2013-05-05T22:00:00+00:00


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Dove oggi si manifestano disponibilità, volontà di sacrificio e quindi sostanza, si nasconde sempre il pericolo dell’abuso insensato. Lo sfruttamento è il tratto fondamentale del mondo delle macchine e automatizzato. Esso cresce insaziabilmente dove compare il Leviatano. Non ci si deve lasciare ingannare neppure quando una grande ricchezza sembra indorare le squame. Egli è ancora più terribile nel benessere. Come Nietzsche aveva pronosticato, è cominciato il tempo degli Stati mostro.

La sconfitta è sempre deplorevole. Ma essa non rientra tra i mali che portano solo svantaggi; presenta anche dei vantaggi. Tra questi, un rilevante vantaggio morale, in quanto esclude datazione e perciò dalla complicità che ad essa è legata. In questo modo può crescere una coscienza del giusto superiore a quella di chi si impegna nell’azione.

Non si dovrebbe rinunciare a questo e ad altri vantaggi solo per prendere parte ad azioni discutibili. Sul nostro Paese si allungano già le ombre di nuovi conflitti. Il tedesco diventa appetibile agli occhi dei suoi nemici non solo per la posizione centrale del suo Paese, ma anche per la forza elementare che in lui si cela. Ciò migliora la sua situazione, ma porta con sé anche nuovi pericoli. Lo costringe a confrontarsi radicalmente con problemi che solo a uno sguardo grossolano possono essere ritenuti politici.

Il confronto con il Leviatano, che si impone come tiranno ora esterno ora interno, è il più vasto e universale del nostro mondo. Due grandi paure dominano infatti l’uomo quando il nichilismo è al suo apice. L’una riposa sul terrore del vuoto interiore e lo costringe a manifestarsi esteriormente ad ogni costo: con lo spiegamento di forza, con il dominio dello spazio e un’accresciuta velocità. L’altra agisce dall’esterno verso l’interno come attacco del mondo e della sua potenza insieme demoniaca e automatizzata.

L’invincibilità del Leviatano nel nostro tempo si fonda su questo doppio gioco. Essa è illusoria; ma proprio questa è la sua forza. La morte che essa promette è illusoria e perciò più terribile della morte sul campo di battaglia. Neppure valenti guerrieri le tengono testa: i loro ordini non contemplano la sconfitta delle illusioni. Dove conta la realtà ultima, superiore all’apparenza, la fama guerriera non può che sbiadire.

Se si riuscisse ad abbattere il Leviatano, lo spazio reso libero dovrebbe essere riempito. Ma di ciò è incapace il vuoto interiore, la disposizione di colui che non crede. Per questo motivo, quando vediamo crollare un’immagine del Leviatano, vediamo subito emergere come teste dell’idra nuove creazioni. Il vuoto stesso le e-sige.

La stessa difficoltà rende impossibile evitare, all’interno degli Stati, i soprusi contro gli individui. Si potrebbero immaginare situazioni in cui piccole élites si uniscano per spezzare, oggi, la morsa del Leviatano e danneggiarlo, come un tempo avevano spezzato quella del demos. Ne deriverebbe la loro fine: lo abbiamo sperimentato. Analogamente, sarebbe possibile e perfino sensato pensare a partiti che si preparassero all’assalto delle burocrazie attraverso le quali si esercita lo sfruttamento in modo tentacolare. Potrebbero assicurarsi la maggioranza, se non il plauso unanime; ma nulla cambierebbe. Il meglio che ci si potrebbe aspettare sarebbe la nascita di idilli di breve durata.



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