Kempowski Walter - 1973 - Lei ha mai visto Hitler? by Kempowski Walter

Kempowski Walter - 1973 - Lei ha mai visto Hitler? by Kempowski Walter

autore:Kempowski Walter [Kempowski Walter]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Personal Memoirs
ISBN: 9788838934032
Google: 3QLcCgAAQBAJ
Amazon: 8838934037
editore: Sellerio Editore srl
pubblicato: 2015-10-01T22:00:00+00:00


8

Industriale (1929)

Era il 1938, c’erano nazisti ovunque. Avevo sette anni, quando il maestro ci ha detto che in Germania Hitler era a capo del governo da soli cinque anni e sono caduto dalle nuvole! Pensavo fosse lì da sempre.

Casalinga (1905)

La nostra vita era cambiata. Non ero a favore di Hitler, ma per quanto possa ricordare, stavamo bene. Dopo il 1933 gli affari sono andati a gonfie vele, non c’erano disoccupati, né altro. Tutti potevano permettersi un viaggio e tutto il resto. Ci sono stati effetti positivi sulla vita professionale di mio marito, non posso dire diversamente.

Albergatore (1928)

La terribile situazione dopo la morte di mio padre. Un albergo così grande, nessun cliente, niente soldi, un sacco di debiti, dei quali mia madre non sapeva nulla. Mio padre era un grande bugiardo e aveva tenuti nascosti nel cassetto centinaia di conti da saldare. In casa c’era un continuo andirivieni di creditori, che tormentavano molto mia madre. Me lo ricordo abbastanza bene. Poi, grazie ad Adolf, Dio l’abbia in gloria, il piano di risanamento nazionale, al quale noi naturalmente abbiamo partecipato, nella misura in cui nel 1935-36 mia madre ha venduto tutto quello che poteva portare soldi in casa per arrivare a fine mese. Faceva ogni affare possibile con i minatori convalescenti della Saar e con le future madri della NSKOV.1 Naturalmente, il nostro albergo era pieno di cose fino alla soffitta, il che era molto rassicurante. Quando si mettono le mani in tasca e non si trova il becco di un quattrino, è brutto, non è vero? È molto meglio sentire il fruscio delle banconote in tasca, è logico, no? Negli anni 1936-1937 e naturalmente nell’anno d’oro, il 1938, abbiamo davvero avuto la sensazione di essere in salvo, speravamo che fossero state prese le decisioni giuste e che saremmo andati avanti per un bel po’ nella tradizione dei vecchi padri, ovvero che «Pfennig, Pfennig, Pfennig, Groschen, Groschen, Groschen, Mark, Mark, Mark»2 si accumulassero sempre più. Quella era perlomeno l’impressione che avevamo.

Colonnello

Nel 1938 ero nella bellissima Kissingen. I bagni termali, i massaggi, il sole, i fanghi, le passeggiate e così via, mi hanno fatto molto bene. Non potevo sopportare l’acqua del Rakoczybrunnen3 e alla fine ci ho dovuto rinunciare.

La sera, al teatro delle terme, c’erano sempre belle rappresentazioni. Alle 7 del mattino l’orchestra del centro termale intonava un corale e chi era presente si toglieva solennemente il cappello, se l’aveva, e rispettava il silenzio, finché il canto mattutino non era terminato, poi le conversazioni si animavano e tutti si mettevano in mostra con i loro bicchieri di acqua sorgiva. A quell’epoca, c’era un pubblico di classe.

Medico (1921)

L’ho visto a Dessau, al raduno dei Gauleiter, abbiamo marciato davanti a lui con la Gioventù hitleriana in file di dodici, eravamo molto orgogliosi. Era in piedi in macchina, nella sua tipica posa, era affascinante, tutti si sentivano osservati da lui.

Economista (1928)

Una volta gli ho persino stretto la mano. Era alla stazione di Magdeburgo. Il suo treno si era fermato lì. All’epoca avevo dieci anni. È stato un caso.



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