La confraternita delle streghe - Il segreto sepolto by Kass Morgan & Danielle Paige

La confraternita delle streghe - Il segreto sepolto by Kass Morgan & Danielle Paige

autore:Kass Morgan & Danielle Paige [Morgan, Kass & Paige, Danielle]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2022-09-28T12:00:00+00:00


Capitolo venti

Vivi

Quella notte nessuna Kappa riuscì a prendere sonno. La maggior parte dei Corvi rimase in piedi a passare il grimorio al setaccio in cerca di un indizio qualsiasi che spiegasse l’orribile fallimento della seduta spiritica. Reagan dava la colpa a Scarlett per aver guidato il gruppo in un incantesimo non collaudato. Etta prese le sue difese ma sembrava poco convinta. Bailey era sempre più frustrata perché nessuna voleva provare un controincantesimo di cui aveva letto, probabilmente perché era stato rinvenuto nelle tasche di un cadavere, e quando Mei cercò di calmare gli animi, ottenne come unico risultato un ulteriore inasprimento della lite. Alla fine Scarlett tacque, come svuotata di ogni energia.

Intorno alle due, Vivi salì a malincuore in camera sua per tentare di dormire, ma il sonno arrivava a intermittenza. Nello stato confusionale del dormiveglia, arrivò persino a credere che fosse stato solo un incubo terribile e che al mattino tutto sarebbe tornato alla normalità. Quando però scese dabbasso poco dopo l’alba, trovò Mei e Jess ancora sedute al tavolo della cucina nella stessa posizione in cui le aveva lasciate qualche ora prima.

«Novità?» chiese con voce rauca e stanca. Negli ultimi mesi, i poteri magici erano diventati parte di lei, naturali ed essenziali come l’aria che respirava. Senza di essi, aveva l’impressione di essere un guscio vuoto, come se qualcuno le avesse succhiato quasi tutto il sangue, lasciandone giusto quel tanto da mantenerla in vita. Reagan aveva passato la notte in bagno, sopraffatta da crampi e nausea.

«Nessuna» rispose Mei avvilita. Senza la magia per i glamour, né la voglia di truccarsi, il suo viso appariva pallido, smunto e stranamente vulnerabile. «Tu?»

«Niente.» Vivi scosse il capo, con una smorfia. La prima cosa che aveva fatto quando si era svegliata per l’ultima volta era stata tentare un semplice incantesimo di levitazione, uno dei primi che aveva imparato, ma non era riuscita nemmeno a sollevare il telefono dal comodino.

Più passavano i minuti, più la paura si impadroniva di lei. Che cosa sarebbe successo se non avessero più recuperato la magia? Aveva appena cominciato a studiare il grimorio e a esplorare l’estensione dei propri poteri. E se le cose non fossero più tornate come prima?

Preparò due tazze di caffè e si trascinò in salotto, dove un paio di ragazze si erano addormentate, troppo turbate, preoccupate o stanche per salire in camera dopo la riunione di emergenza della notte. Forse era la sua immaginazione, ma le piante sembravano appassite, come se la vita avesse abbandonato anche loro. Il vetro della finestra era opaco e, quando si sedette a gambe incrociate sul divano, si accorse di avere i piedi sporchi. Gli incantesimi che tenevano la casa pulita e in ordine stavano svanendo.

«Che ore sono?» chiese Hazel, alzandosi a sedere.

«Quasi le otto.» Vivi le porse una delle tazze. «Un po’ di caffè?»

Hazel l’accettò volentieri e bevve un lungo sorso. «Grazie.» Si guardò intorno. «Dov’è Scarlett?»

«Non lo so. Non l’ho vista. Sono sicura che… che sta elaborando un piano» rispose Vivi, augurandosi che fosse vero.

«Dahlia non avrebbe



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