La custode di Leonardo by Carlo A. Martigli

La custode di Leonardo by Carlo A. Martigli

autore:Carlo A. Martigli
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Juvenile Fiction, General
ISBN: 9788852086205
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2018-03-26T22:00:00+00:00


20

Sofia non sapeva darsi pace: e se Karim davvero non fosse stato il ladro dei progetti? Con il loro comportamento, lei e Leonardo non solo avevano accusato un innocente ma lo avevano di fatto anche quasi condannato a morte. Per non parlare del viaggio e dei pericoli che allora avrebbero affrontato inutilmente. Leonardo lasciò i due giovani a discutere e si allontanò discretamente.

La notte precedente aveva infatti notato un uomo, con una barba a punta, osservare le stelle, prendere appunti e fare dei disegni geometrici. Si era incuriosito a tal punto che aveva chiesto in giro chi fosse.

«Dev’essere Firnas Ibn Abbas, “il folle”.» Una guardia sorrise a trentadue denti. «Può essere solo lui. Lo trova dietro i giardini dell’harem, se non si è ancora rotto l’osso del collo guardando sempre il cielo e mai per terra, dove si mettono i piedi.»

Dopo aver girovagato e chiesto ancora indicazioni su dove poter trovare il misterioso Firnas Ibn Abbas, e dopo essersi sentito ripetere più volte che era “pazzo ma buono”, finalmente riuscì a trovare il suo studio. Una specie di laboratorio addossato alle mura del Palazzo del Topkapi. Lo riconobbe in un uomo alto e allampanato intento a costruire un manichino di ferro. Non poteva essere che lui. I due si scrutarono, come due gatti sospettosi, e si misero a girare in tondo, continuando a osservarsi. Come Firnas si grattò la barba, Leonardo fece altrettanto e, appena questi si fregò le mani, l’altro lo imitò. Quando poi si trovarono entrambi a muovere ossessivamente gli indici, quasi all’unisono, ogni diffidenza cessò. E nonostante non si fossero mai visti prima, si abbracciarono con grande calore. Per tutto il giorno non fecero altro che parlare delle rispettive invenzioni, compreso l’uomo di ferro: Leonardo giurò di averne costruito uno quasi uguale. Ma enorme fu la meraviglia di Leonardo quando Firnas gli mostrò un disegno di un suo antenato di ben sette secoli prima.

«Non mi dire!» esclamò Leonardo dopo averlo studiato a lungo.

«Guarda tu stesso e giudica.»

«Ne ho abbozzato un disegno io stesso, questo funziona?»

«Pare che il mio avo sia morto provandolo.»

«Il che non significa che non possa funzionare.»

«È vero. Che ne dici di provare a ricostruirlo?»

«Con immenso piacere» concluse Leonardo. «Perché ciò che non è stato ancora fatto, non è detto che non si possa fare.»

«Proprio come diceva mio nonno: si può fare!» esclamò.

Dimentico del viaggio, dei progetti rubati e della situazione in cui si trovava Karim El Rashid, Leonardo da Vinci iniziò a lavorare con il suo nuovo amico turco alla realizzazione del suo più grande sogno: costruire una macchina in grado di volare. I disegni dell’antenato di Firnas dimostravano, almeno sulla carta, che era possibile realizzare quell’opera straordinaria. Alexis e Sofia lo aspettarono invano. Era ormai sera tardi e alcuni servi avevano già portato loro da mangiare.

«Devo andarlo a trovare, a ogni costo.»

«Me lo hai già detto, Sofia, ma come credi di riuscirci?»

«Avrei un’idea. Non hai qualche amico qui dentro?»

«No, e non mi fido di nessuno. Agire di nascosto qui può essere molto pericoloso.



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