La marcia degli zombie by Vari (Gianni Pilo)

La marcia degli zombie by Vari (Gianni Pilo)

autore:Vari (Gianni Pilo) [Vari (Gianni Pilo)]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: horror, racconti, copertina
pubblicato: 1987-12-31T23:00:00+00:00


Giovedì notte, poco dopo la mezzanotte, Edmund Trescot, ancora travestito da George Gibbs, scivolò fuori dalla casa dei Thorntons e uscì per strada. Le suole delle sue scarpe erano imbottite. La luna, che aveva già oltrepassato lo zenit, era ancora al primo quarto, ma, con il folto fogliame di Greenwood Place, la sua luce raggiungeva il terreno solo in alcuni punti.

Costeggiò il marciapiede fino alla fine dell'isolato e poi attraversò la strada. Fece una sosta per guardarsi intorno. Era ancora accesa qualche luce, ma non c'erano in vista né macchine né passanti. Quindi si mise a camminare senza fretta per tornare indietro dall'altro lato della strada, fino a che non raggiunse la casa dei Preston.

Lì si fermò di nuovo; si guardò intorno. Anche stavolta non si vedeva in giro nessuno. Alberi e arbusti di vario genere lo nascondevano dalle luci della strada. Salì i gradini della veranda con molta cautela, silenziosamente. La casa si trovava completamente avvolta nelle tenebre, tranne un raggio di luna che cadeva sulla facciata all'altezza del secondo piano, e precisamente in corrispondenza della finestra della stanza da letto dove si trovava Mrs. Preston.

Esercitando solo una leggera pressione, Trescot tentò di aprire la porta. Dopo aver constatato con soddisfazione che era chiusa a chiave, prese la chiave che Preston gli aveva dato e la mise nella serratura, girò la maniglia, spinse dolcemente la porta e attese che i suoi occhi si abituassero alla totale oscurità della casa.

Quando individuò la tromba delle scale, ci si diresse e lentamente cominciò a salire. Fu arrestato, proprio prima che arrivasse in cima dal rumore di un respiro pesante. Ora sapeva che Mrs. Preston era ancora viva.

Si mantenne accostato al muro e si avvicinò alla sua porta. Era socchiusa. Guardò dentro. La luce della luna brillava sul suo letto... su di lei! Trescot trattenne il respiro e si tappò la bocca con la mano, nel caso in cui, involontariamente, qualche suono potesse sfuggirgli dalla bocca. Si afferrò allo stipite della porta per non cadere...

Pochi secondi dopo era già tornato nella sua stanza a casa dei Thorntons. Si sedette e cercò di rilassarsi, ma le gambe gli tremavano ancora. La fronte era ancora madida di sudore. Prese un'aspirina e si mise a riflettere. Con tutta la mia esperienza, ci sono cose che credo non sarò mai in grado di affrontare con calma!



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