La memoria del cuore by Jan-Philipp Sendker

autore:Jan-Philipp Sendker [Sendker, Jan-Philipp]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza
pubblicato: 2020-04-22T22:00:00+00:00

22.

Thar Thar voleva osservare senza criticare. Era a New York per capire, non per giudicare. Doveva imparare che non era sempre così facile.

Julia lo aveva invitato al Boathouse, uno dei suoi locali preferiti, a Central Park. Erano seduti sulla terrazza con un laghetto di fronte, Julia raccontava del suo primo viaggio in Birmania e Thar Thar faceva fatica a concentrarsi. Continuava a guardare una coppia al tavolo accanto.

A un certo punto anche Julia li guardò senza farsi notare. «Perché ti interessano tanto quelle persone?»

«La donna sembra sfigurata» spiegò lui in un bisbiglio.

«In che senso “sfigurata”? Sembra in forma per la sua età».

«La sua faccia non corrisponde alle sue mani».

«Perché no?»

«Ha le mani vissute di una donna anziana e la faccia poco vissuta di una giovane».

«Probabilmente non le piaceva la sua vecchia faccia e se l’è fatta ritoccare».

«Se l’è fatta cosa?»

«Ritoccare. La pelle viene tirata dietro le orecchie, in modo che le rughe scompaiano».

Thar Thar scosse la testa, scioccato. «Come fa a non piacerle la propria faccia?»

«Forse aveva troppe rughe. O le palpebre cadenti, e gli occhi erano diventati troppo piccoli. Le labbra troppo sottili. Possono esserci molte ragioni».

«E allora?»

«Si correggono».

Quando più tardi vide l’importo del conto, Thar Thar si spaventò.

«Duecento dollari per due persone? Perché spendi così tanti soldi per una cena?»

«Non è poi così tanto» si schermì lei. «Ci sono ristoranti molto più cari a New York».

«Con duecento dollari possiamo vivere quasi un mese intero a Hsipaw».

«Ma qui non siamo a Hsipaw» ribatté lei, un po’ seccata. «Non puoi paragonare i due standard di vita».

Thar Thar fece per rispondere, ma poi decise di tacere.

Julia non voleva litigare. «Mi dispiace. Volevo solo viziarti un po’» gli disse, cercando di recuperare.

«Perché?»

«Perché mi fa piacere. È così grave?»

«No, però non mi devi viziare».

«Lo faccio volentieri».

«Non mi sono meritato questo lusso».

«Le persone non sempre hanno ciò che meritano. Dovresti saperlo meglio di me».

«Cosa intendi dire?»

«Qualcuno dei tuoi compagni di prigionia nella giungla meritava forse di soffrire in quel modo?»

«No».

«Ed Ei Ei ha meritato di morire così giovane?»

«Certo che no». Rifletté un attimo. «Eppure…»

«Che significa “eppure”?»

«Non mi sento a mio agio».

«Mi dispiace. È difficile viziarti» disse lei sospirando. «Sei così poco esigente».

Lui non comprese subito il significato di quelle parole. «È una cosa bella o brutta?»

Julia gli accarezzò affettuosamente la mano. «Dipende…»

«Cosa intendi con “poco esigente”?»

«Che ti accontenti di poco».

«Pensi che io sia modesto?»

«Potresti dire anche così».

«Senza pretese?»

«Sì, anche».

«E tu? Anche tu sei poco esigente?»

«Certo che no».

«Perché no?»

«Perché… perché…» Ci pensò su.

Thar Thar aspettò pazientemente la sua risposta.

«Perché allora non potresti vivere a New York».

«Per quale motivo?»

«Perché la modestia non conta molto in questa città. È stata creata da persone che non erano mai soddisfatte, che non sapevano cosa significasse accontentarsi. Che avevano grandi pretese. Da se stessi. Dagli altri. Dalla vita».

Di sera Julia faticava a prendere sonno. «Raccontami qualcosa» gli chiese. «Ascolto così volentieri la tua voce».

«Cosa?»

«Qualsiasi cosa».

«Una fiaba birmana?»

«Sì, sarebbe bello».

«Conosci quella della scimmia scaltra e del coccodrillo tonto?»

Julia cercò di ricordarla. «Non mi pare».

«Tuo padre non te l’ha mai raccontata?» si stupì Thar Thar.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.