La musica nell'era digitale by Tiziano Bonini;Paolo Magaudda;

La musica nell'era digitale by Tiziano Bonini;Paolo Magaudda;

autore:Tiziano, Bonini;Paolo, Magaudda; [Bonini, Tiziano Magaudda, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Musica e spettacolo, Sociologia, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815374837
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2023-08-14T22:00:00+00:00


È inoltre importante notare che la posizione di un brano all’interno di una playlist non è fissa, come una volta lo era nelle tracklist degli album fisici, ma cambia continuamente, sia per opera di aggiustamenti apportati dal curatore, sia per opera di aggiustamenti automatici fatti da algoritmi. Logiche editoriali e algoritmiche agiscono assieme in tempo reale sulla generazione e sulla cura della playlist: una settimana dopo il rilascio, non hanno più la stessa forma. In questo senso, la posizione di una canzone è contingente, come inteso da Nieborg e Poell [2018, 4275] (cfr. cap. II). La posizione di un brano può determinare, da sola, il successo o l’insuccesso di una playlist, e indirettamente, anche la popolarità o meno di un artista. Per guadagnare visibilità, un artista non deve solo sperare di entrare in una delle playlist più seguite, ma deve anche essere inserito tra le prime posizioni, di solito quelle che generano più ascolti.

Numerosi curatori hanno confermato questo aspetto: «la posizione conta, moltissimo. Ne siamo ossessionati», ha detto un curatore di Spotify ad Allen [2017]. Un altro curatore ha affermato: «quando creo delle playlist, probabilmente passo più tempo sull’ordine che sul resto. I dati potrebbero dirmi che la gente salta o smette di ascoltare quella canzone, ma un algoritmo non sa dirmi il perché, o come risolverlo» [Dredge 2016]. La consapevolezza della reciproca modellazione delle due logiche – editoriale e algoritmica – si ritrova anche nelle parole di un altro esperto musicale che abbiamo intervistato: «Penso che in realtà, queste due cose [cura umana e cura algoritmica] siano reciprocamente dipendenti l’una dall’altra, perché è necessario l’algoritmo per fare il lavoro pesante. È una simbiosi, giusto?».

La posizione di un brano, sia frutto di logiche algoritmiche che editoriali, influirà non solo sulla visibilità di un artista, ma anche sulle sue entrate economiche, giacché, come abbiamo visto nel capitolo precedente, gli introiti da streaming rappresentano oramai la quota di mercato più significativa nell’industria musicale. Aguiar e Waldfogel [2018, 22] hanno calcolato il beneficio netto che un artista può ricevere, in termini monetari, dall’essere inserito al primo posto della playlist «New Music Friday»: «stimando che ogni artista riceva da Spotify circa 3,97 dollari ogni mille riproduzioni del suo brano, il vantaggio di essere inserito al primo posto nella playlist New Music Friday vale 55.315 dollari». La stima di Aguiar e Waldfogel tocca una questione fondamentale, quella della sostenibilità di questo modello di consumo musicale per gli artisti che forniscono la materia prima – la musica – per far funzionare le piattaforme. Se finora abbiamo visto come cambia l’ascolto della musica una volta entrati in gioco i platform gatekeepers, soffermiamoci dunque adesso su come cambia la carriera dei musicisti con la crescente egemonia delle piattaforme.



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