La seconda volta by Mary Higgins Clark

La seconda volta by Mary Higgins Clark

autore:Mary Higgins Clark
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
Tags: Romanzo giallo
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2003-09-14T22:00:00+00:00


27

Ora che Annie era morta, nessuno andava a trovarlo. Fu così che quando squillò il campanello della porta, il martedì mattina, Ned decise di ignorarlo. Era sicuramente la signora Morgan, pensò. Che cosa diavolo voleva? Non aveva il diritto di tormentarlo ancora.

Il campanello squillò di nuovo, poi una terza volta, e continuò a suonare. Infine sentì dei passi pesanti scendere le scale. Non era la signora Morgan, dunque, si disse. Poi udì la voce di lei e quella di un uomo. Ora sarebbe stato costretto ad andare a vedere; in caso contrario, quella ficcanaso sarebbe entrata in casa usando la sua chiave.

Mentre si alzava, si ricordò di infilare la mano destra in tasca. Nonostante le pomate acquistate all'emporio, non era migliorata affatto. Aprì la porta solo quel tanto che bastava per guardare fuori.

C'erano due uomini che tenevano in mano le tessere di identificazione. Investigatori. Non ho nulla di cui preoccuparmi, rifletté Ned. Il marito di Peg doveva averne denunciato la scomparsa, o forse qualcuno aveva già trovato il corpo. Era probabile che Brown avesse detto alla polizia che lui era stato uno degli ultimi clienti, la sera prima. Stando ai documenti, il tipo alto era l'agente investigativo Pierce; l'altro, un nero, si chiamava Carson.

Fu questi a chiedergli di scambiare qualche parola. Ned sapeva di non poter rifiutare… sarebbe sembrato strano. Si erano già accorti che teneva la destra in tasca. Doveva tirarla fuori, o avrebbero pensato che nascondeva una pistola. La fasciatura avrebbe impedito loro di vedere le reali condizioni dell'ustione. Aprì lentamente la porta. «Sicuro», borbottò.

L'agente Pierce ringraziò la signora Morgan per averli accompagnati. Ned si accorse che lei moriva dalla voglia di sapere che cosa stesse succedendo, e prima di chiudere la porta vide che cercava di sbirciare dentro. Capii che cosa stava pensando… l'appartamento era un disastro. La signora Morgan sapeva che sua moglie gli stava sempre addosso perché raccogliesse il giornale da terra, mettesse i piatti sporchi nella lavastoviglie e i vestiti da lavare nella cesta. Ad Annie piaceva che tutto fosse pulito e in ordine, ma ora che era rimasto solo, lui non si prendeva più la briga di pulire. Non mangiava molto, e dopo i pasti si limitava a mettere i piatti nel lavello e a sciacquarli.

Vide che i poliziotti avevano notato il cuscino e la coperta sul divano, le pile di quotidiani per terra, la confezione di cereali e la tazza sul tavolo, accanto alle garze e alle pomate. Su una sedia erano ammucchiati i vestiti.

«Possiamo accomodarci?» chiese Pierce.

«Sicuro.» Ned spostò la coperta e si lasciò cadere sul divano.

C'erano due sedie ai lati del televisore. I detective le presero e le accostarono a lui. Erano troppo vicini perché si sentisse a suo agio. Stavano cercando di innervosirlo. Attento a quello che dici, si ammonì.

«Signor Cooper, conferma che ieri sera lei si trovava all'emporio del signor Brown poco prima dell'ora di chiusura?» chiese Carson.

Era lui il capo, pensò Ned. Adesso tutti e due stavano guardando la sua mano. Doveva accennarne. Far sì che si sentissero dispiaciuti per lui.



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