La solitudine delle stelle lontane by Kate Ling

La solitudine delle stelle lontane by Kate Ling

autore:Kate Ling [Ling, Kate]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Amore, amicizia, Fantascienza, distopia, adolescenza, crescita, libertà
editore: Castoro
pubblicato: 2016-09-27T22:00:00+00:00


CAPITOLO VENTI

Sono fuori in questo bar con Ezra, un’uscita a coppie con Emme e Leon, e sostanzialmente ci ignoriamo tutti e quattro, ce ne stiamo semplicemente seduti sotto le luci natalizie intermittenti rosse e verdi e guardiamo quelli che fanno a turno al karaoke. A un certo punto Ezra e Leon vanno a prendere da bere ed Emme mi stringe la mano con un po’ troppa forza.

«Sono così eccitata!», mi dice.

«Per che cosa?», le chiedo senza capire.

Sembra scioccata. «Ma per il tuo matrimonio, ovviamente!»

«Oh, giusto.»

Davanti alla mia mancata reazione sembra non sapere come comportarsi, però insiste. «So che hai già Pan, ma fammi sapere se ti serve un’altra damigella, d’accordo?»

La guardo e taccio. Che cosa c’è da dire? Mi sembra di avere vissuto una vita intera di cui lei non sa niente, come se fossi una persona nuova che lei non potrebbe riconoscere, come se la nostra amicizia appartenesse a un’altra epoca che non esiste più. Forse un po’ di tutto questo mi traspare in viso perché si tira indietro, si scosta e arriccia un po’ il labbro mentre i due ragazzi tornano.

Leon parla del suo Servizio, che assomiglia tremendamente allo smaltimento rifiuti, e tutto questo mi fa pensare a Dom, e così mi ci vuole un po’ per tornare a concentrarmi sulla conversazione, ma quando lo faccio stanno di nuovo parlando del matrimonio. E solo perché non voglio seguirli su quella strada, li interrompo.

«E voi due quando vi sposate?», chiedo ribaltando la situazione, e li osservo agitarsi un po’ e scambiarsi un’occhiata, poi Leon risponde: «Credo che rispetteremo la tradizione e lo faremo alla fine del Servizio. Lo so che ultimamente ci sono tanti che preferiscono farlo un po’ dopo o un po’ prima, ma che posso dire? Sono un tipo convenzionale». E poi prende la mano di Emme e gliela stringe mentre lei fa un sorriso falso e gli carezza le dita imbarazzata. «Non siamo così ansiosi di metterci a fare figli come voi due piccioncini!» E se ne esce con quella risata stupida e tutti gli vanno dietro tranne me, perché io sono troppo occupata ad arrossire.

Scopriamo che Leon ha inserito i loro nomi – il suo e quello di Emme – per il karaoke e quando appaiono sugli schermi, lei grida e ci mette qualcosa come mezzo minuto a fare finta di non volerlo fare, ma poi si precipita sul palco e canta in duetto con lui quella canzone di Natale che tutti adorano sul dare in regalo il proprio cuore. Li osservo ballonzolare goffamente da un piede all’altro e guardarsi negli occhi e mescolare le voci e prenderla sul ridere per un po’, poi dico: «Riesco a immaginarli felici insieme, alla fine. Sono troppo sdolcinati tutti e due», al che Ezra fa una smorfia e allora aggiungo: «Fra parentesi, io detesto questi bar dove si fa karaoke. Trovo tutto troppo inutile. È deprimente».

Scuote la testa. «Hemple, tu trovi deprimente tutto quanto.»

Ed è allora che sul mio pod squilla una chiamata in arrivo, e dopo avere ascoltato la persona all’altro capo gli dico: «Devo scappare».



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.