La sonata a Kreutzer (Einaudi) by Lev Tolstoj

La sonata a Kreutzer (Einaudi) by Lev Tolstoj

autore:Lev Tolstoj [Tolstoj, Lev]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Einaudi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


1 [In tedesco: «Vino, donne e canto»].

2 [Contrade di Mosca].

XV.

– Per tutto il tempo della mia vita coniugale non smisi mai di provare i tormenti della gelosia. Ma ci furono dei periodi in cui ne soffersi con particolare asprezza. E uno di tali periodi fu quello in cui, dopo la nascita del primo bambino, i medici le proibirono di allattare. Ero particolarmente geloso in quel tempo, in primo luogo perché mia moglie provava l’inquietudine caratteristica della madre, che una gratuita derogazione al corso normale della vita deve suscitare; in secondo luogo perché, vedendo come aveva rinunciato facilmente al suo obbligo morale di madre, avevo concluso giustamente, se pur senza rendermene conto, che avrebbe rinunciato altrettanto facilmente a quello di sposa, tanto piú che stava benissimo e, nonostante la proibizione di quei cari medici, allattò i figli che vennero dopo e li allevò benissimo.

– Ma voi non li amate, i medici, – dissi io, avendo osservato un’espressione particolarmente cattiva nella sua voce ogni volta che appena li nominava.

– Qui non si tratta di amore o di disamore. Essi hanno rovinato la mia vita, come hanno rovinato e rovinano la vita a migliaia, a centinaia di migliaia di persone, e io non posso non collegare le conseguenze con la causa. Capisco che, come anche gli avvocati e gli altri, hanno voglia di far denari, e cederei loro volentieri metà del mio reddito, e ciascuno, se capisse quello che fanno, cederebbe loro volentieri metà dei propri beni, purché non s’immischiassero nella nostra vita familiare e non si avvicinassero mai molto a noi. Certo, non sono stato a raccogliere notizie in merito, ma conosco decine di casi – e sono una quantità – in cui essi hanno ucciso ora il bambino nel grembo della madre, assicurando che la madre non poteva partorire, mentre la madre poi partoriva benissimo; ora le madri col pretesto di non so che operazioni. Nessuno sta a contare queste uccisioni, come non si stavano a contare le uccisioni dell’Inquisizione, perché si presupponeva che avvenissero per il bene dell’umanità. Non si possono enumerare i delitti da loro commessi. Ma tutti questi delitti non sono nulla in confronto con la depravazione morale materialistica che introducono nel mondo, in particolar modo attraverso le donne. E non parlo di quest’altro fatto: che, a seguire le loro indicazioni, per via dei contagi che ci sono dappertutto e in ogni cosa, la gente dovrebbe andare non verso l’unione, ma verso la disunione. Tutti, secondo loro, dovrebbero stare separati e tenere sempre in bocca una siringa piena di acido fenico (del resto, hanno scoperto che anche quello non va bene). Ma anche questo non è nulla. Il veleno principale sta nella corruzione della gente, delle donne in particolare.

Oggi non si può piú dire: «Tu vivi malamente, cerca di vivere meglio», non si può dirlo né a sé, né a un altro. E se vivi malamente, ne è causa l’anormalità delle funzioni nervose, e simili. E bisogna andare da loro, che vi ordinino per 35 copeche di medicine



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