La vita del Budda by Daisaku Ikeda

La vita del Budda by Daisaku Ikeda

autore:Daisaku Ikeda [Ikeda, Daisaku]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Religious, Religion, Buddhism, General
ISBN: 9788895403724
Google: iDh_lAEACAAJ
editore: Esperia
pubblicato: 2012-10-15T08:22:19+00:00


Mettere in moto la ruota della legge

Sembra che trascorresse un mese o più tra il momento in cui Shakyamuni ottenne l'illuminazione e il giorno in cui pronunciò il primo sermone a Sarnath, nei pressi della città di Varanasi. Varanasi è a circa duecento chilometri da Buddhagaya, dove Shakyamuni conseguì appunto l'illuminazione. Oggi si può compiere quel tragitto in circa quattro ore di treno. Shakyamuni deve aver impiegato più di dieci giorni a piedi.

Ci viene raccontato che Shakyamuni scelse Varanasi e non il Magadha come luogo del suo primo sermone, perché desiderava predicare ai cinque bhikkhu, o asceti, con i quali aveva sperimentato in precedenza le pratiche ascetiche e che ora vivevano a Varanasi. Ricordiamoci che questi cinque uomini erano rimasti profondamente impressionati dalla severità delle pratiche ascetiche di Shakyamuni e avevano predetto che avrebbe sicuramente ottenuto l'illuminazione. Quando però Shakyamuni aveva abbandonato quelle pratiche iniziando di nuovo a nutrirsi, lo avevano rimproverato per i suoi “costumi molli” e avevano lasciato il villaggio di Sena.

Non ci viene riportato il motivo per cui i cinque asceti si recarono a Varanasi dopo aver lasciato Sena. Si presume che, come il Magadha era un rinomato luogo di riunione per pensatori dalle idee nuove e originali, così Varanasi doveva essere ritenuta un luogo dotato di un'atmosfera religiosa e filosofica particolarmente potente. Il sito di Sarnath, alle porte di Varanasi, dove Shakyamuni pronunciò il suo primo sermone è noto come Parco dei Cervi, per via dei cervi che vi erravano liberi. Nel pensiero orientale si riteneva comunemente che i cervi si radunassero intorno alle persone dall'indole devota, e possiamo quindi immaginare che il Parco dei Cervi fosse particolarmente prediletto dalle persone che nutrivano una forte propensione religiosa.

In ogni caso, Shakyamuni venne a sapere che i suoi cinque amici asceti si erano sistemati là e decise di raggiungerli e di farne i destinatari del suo primo discorso. Conoscendoli bene, grazie agli anni di vita ascetica che avevano trascorso insieme, sicuramente desiderava prima di tutto condividere con loro l'illuminazione appena ottenuta. È stato anche ipotizzato che Shakyamuni sentisse di poter avere maggiore successo nel diffondere i suoi insegnamenti se prima convertiva qualcuno degli uomini già dediti alla vita religiosa, invece di portare il suo messaggio direttamente alla gente comune. Ma una spiegazione più semplice potrebbe essere che si rese conto che, per quanto potessero essere magnifici i concetti che aveva in mente, se non riusciva a spiegarli in maniera convincente alle persone con cui era già in rapporti familiari, non sarebbe mai riuscito a insegnare la verità alla gente in generale.

A mio parere, il fatto che avesse scelto i suoi antichi compagni come primi ascoltatori del suo sermone è un'indicazione della sua umanità generosa. Quando però Shakyamuni comparve di fronte a loro per pronunciare il suo primo discorso, fu accolto con una certa freddezza. «Ecco il nostro amico Gautama, l'amante dei piaceri, che lasciò le pratiche austere per abbracciare le comodità» devono essersi detti. «Non dobbiamo alzarci per salutarlo».

Le scritture riportano che quando però egli si avvicinò verso di loro, quella loro decisione vacillò, e di fatto lo salutarono mostrando un certo rispetto.



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