L’altra donna by Susan Crawford

autore:Susan Crawford [Crawford, Susan]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858517604
editore: Piemme
pubblicato: 2017-07-24T16:00:00+00:00

22

Karen

Karen si sveglia pensando a Tomas. Sorride. Per un momento resta come sospesa in una realtà parallela, ai confini del sogno. Prima di aprire gli occhi a un nuovo giorno, prima che il senso di colpa la assalga, si crogiola nel letto. Si stiracchia e sprofonda tra le coperte. Si è dimenticata di regolare il termostato prima di andare a dormire e in casa non ci sono più di quindici gradi. Ha dormito lo stesso, però. Forse il fatto che Tomas sia tornato nella sua vita è un bene. Anche se si tratta solo di una conoscenza, di una semplice amicizia, anche se lui continua a volere più di quello che lei può dargli. Eppure dopo la giornata di ieri non è tanto sicura di cosa voglia lui. Se n’era andato molto più in fretta di quanto lei si aspettasse. Doveva rientrare al lavoro, certo. O magari nella sua vita adesso c’era qualcun altro. Era comprensibile. Tomas era passionale, lo era anche troppo: se aveva un’altra... be’ alla fine forse era meglio così. Sorride, si avvolge in una coperta e va ad alzare il termostato in salotto con Antoine che le cammina tra i piedi. «Lo so, lo so» dice lei e insieme si dirigono in cucina. Karen apre la porta sul retro e il cane esce in giardino. Il cellulare comincia a suonare sul bancone.

Karen risponde al secondo squillo. Sapeva che lui non avrebbe resistito, che alla fine l’avrebbe chiamata. «Tomas?»

«No, mi spiace. Sono Maggie Brennan.»

Ops. «Mi scusi, pensavo fosse qualcun altro.»

«Certo» risponde la donna. Poi tace e Karen pensa di raccontarle cosa è successo la sera prima, della macchina parcheggiata dall’altra parte della strada con i fari puntati sulla finestra del suo salotto. «Pensavo di fare un salto da lei, se non è un problema.»

Karen esita, ma solo per un secondo. Per quanto ne sa, poteva essere la Brennan appostata davanti casa sua la sera prima, o qualcun altro dell’assicurazione. Forse credono che abbia qualcosa a che fare con la morte di Joe. Magari qualcuno l’ha vista nei paraggi la sera dell’incidente. No, non le dirà niente.

«Facciamo tra un’ora?»

«Certo, conosce la strada?»

«Sì» risponde la Brennan. «È piuttosto facile una volta usciti da Boston.»

La telefonata dell’investigatrice è riuscita a cancellare ogni pensiero su Tomas, ogni traccia di leggerezza lasciata dal giorno precedente. Karen si veste, prepara una tazza di caffè e un vassoio con due bicchieri, tira fuori dal freezer una torta, poi prende il burro e la granella di cocco.

Un’ora dopo la Brennan bussa alla porta e le porge la mano. «Maggie» si presenta. «Piacere di conoscerla.» Karen è stupita dal fare amichevole della donna. È così giovane. Molto diversa da come se l’era immaginata. Antoine abbaia dallo studio di Joe, dove Karen lo ha rinchiuso con la sua copertina, una delle tante sparse per casa.

«Solo caffè per me» dice la Brennan quando Karen si china per versarle del succo d’arancia. «Fuori fa un freddo...» Non è necessario terminare la frase. Il giardino sembra una tundra. «Nero» precisa, e stringe la tazza per scaldarsi le mani.

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