L'arte di volerti bene by Alberto Simone

L'arte di volerti bene by Alberto Simone

autore:Alberto Simone [Simone, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Tea
pubblicato: 2020-06-09T22:00:00+00:00


La bellezza nascosta nell’accettazione

La trovi in un cielo stellato, in un filo d’erba che cresce, in un bimbo che nasce, in un gesto di cura. C’è bellezza ovunque, anche dove sembrerebbe impossibile trovarla.

Io l’ho vista a un funerale, tra le lacrime e il dolore. L’ho vista tra i malati mentali con i quali ho passato molte delle mie giornate di giovane terapeuta. L’ho vista in villaggi miserabili visitati nei miei viaggi. L’ho incontrata anche all’interno di case di riposo, dove la vita finisce tra la rassegnazione e l’assenza.

Qualcuno potrebbe liquidare la faccenda con quella frase che recita: «La bellezza è negli occhi di chi guarda», e sicuramente in parte è così. Il mondo ci appare più bello quando siamo ben disposti, quando siamo in pace con noi stessi e ne vediamo il lato migliore. Quando la mente non ci opprime con il suo chiacchiericcio, con le sue continue richieste. Quando l’Io tace e il suo bisogno di intervenire, correggere, giudicare, lascia il posto alla semplice osservazione e accettazione.

Si potrebbe dire che la bellezza stessa ci guardi di continuo e che siamo troppo distratti, preoccupati o arrabbiati per accorgercene e ricambiare il suo sguardo. Recita un proverbio argentino che perché ci sia un tango devono esserci due ballerini. E allo stesso modo non può esserci bellezza se tu non partecipi al gioco. Per partecipare non devi fare assolutamente niente, perché la bellezza è pura contemplazione, totale stupore, massima meraviglia. L’unica cosa richiesta è che tu sia disponibile, che crei lo spazio dentro di te perché possa essere accolta. Per farlo devi metterti in una posizione di accettazione senza giudizio, volontariamente o costretto dalle circostanze.

Non sei tu che vai in scena, non le tue idee e le tue abilità, ma qualcos’altro che non ha alcun bisogno di te.

Ricorda quando ti sei emozionato di fronte a un tramonto: non ti è servito un esperto di tramonti che ne analizzasse per te gli elementi costitutivi; non ti sei messo a dire: «Bello sì, ma quella nuvoletta la sposterei un po’ più a sinistra o forse un po’ più a destra», e neppure: «Peccato, quell’arancione è un po’ troppo intenso». Di fronte a un tramonto mozzafiato non c’è niente che tu possa o debba fare. L’impossibilità di intervenire ti mette nell’unica condizione possibile: osservazione e accettazione. Tu e quel tramonto esistete in quel preciso momento senza alcuna interferenza. Tra voi non c’è niente se non lo stupore, la meraviglia e la commozione.

Pensa allora se guardassi a te stesso con la stessa disponibilità all’accettazione. Se smettessi di riferirti a un modello ideale e di giudicarti perché non gli somigli. Giudicare e pretendere che la realtà somigli alle tue aspettative, ai tuoi giudizi e alle tue opinioni, ti allontana anni luce dall’esperienza della bellezza.

L’accettazione di te stesso, invece, modifica la tua percezione del mondo. Ti rende più accogliente, disponibile, morbido, tollerante e più piacevole da frequentare, più semplice da amare. Le persone bellicose e giudicanti, che trovano difetti e nemici ovunque, ci mettono a disagio. La loro compagnia ci crea uno stato di allarme e di tensione.



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