L'autostima by Maria Miceli

L'autostima by Maria Miceli

autore:Maria, Miceli [Miceli, Maria]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Psicologia, Farsi un'idea
ISBN: 9788815326973
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2016-09-14T22:00:00+00:00


FIG. 1. Il circolo vizioso della bassa autostima.

Le ragioni delle differenze. Per cercare di spiegare le profonde differenze tra le persone come Gloria e quelle come Modesta si possono avanzare varie ipotesi. È vero, i nostri due personaggi sono diversi perché è diversa la loro autostima di partenza. Ma perché la loro autostima è così diversa?

A questa domanda si possono dare tre tipi di risposte, su tre piani distinti. La più semplice, ma anche la meno corretta, è: la diversa autostima non è che un riflesso delle diverse capacità delle due persone. Gloria è molto più dotata (intelligente, competente, attraente) di Modesta, e inevitabilmente riceve più conferme e rinforzi positivi dalla realtà; è per questo che le sue autovalutazioni sono più positive di quelle di Modesta. Questa risposta, però, è semplicemente sbagliata, almeno in linea generale: Gloria e Modesta non sono così diverse quanto a capacità di base. Se Gloria avesse le capacità di Modesta, e viceversa Modesta quelle di Gloria, l’una non si trasformerebbe nell’altra: Gloria continuerebbe a comportarsi «da Gloria», e Modesta «da Modesta». Quello che le distingue sono le loro convinzioni sulle proprie capacità, il loro atteggiamento rispetto alle prove della vita, le loro reazioni ai successi e ai fallimenti, il loro comportamento sociale. In una parola, la loro autostima non è necessariamente un riflesso del loro potere di partenza. È vero che Modesta è oggettivamente più esposta all’insuccesso, ma questo risultato è mediato proprio dalla bassa autostima.

La seconda risposta è di tipo storico: Gloria e Modesta hanno una diversa autostima perché hanno avuto esperienze precoci diverse. Le loro inclinazioni innate e l’educazione che hanno ricevuto hanno modellato il loro concetto di sé, la loro fiducia in se stesse, il loro equilibrio emotivo, le loro aspettative. In particolare, una relazione positiva con dei genitori affettuosi e rassicuranti sembra essere una condizione che favorisce, com’è prevedibile, la formazione di una buona autostima. Il genitore rassicurante, beninteso, non è iperprotettivo; è un genitore che confida nelle capacità del figlio, gli dà credito e riconoscimento, ed è disposto ad affidargli delle responsabilità. Tuttavia, non è accecato dalla propria fiducia nel figlio ma è capace di vederne i fallimenti e gli errori: solo così potrà rappresentare per lui un riferimento credibile. D’altra parte, non fa dipendere l’affetto dalla stima: se il figlio lo scontenta deludendo le sue aspettative, non dovrà temere di perdere il suo affetto o sentirsi rifiutato. Se ricordiamo il grande bisogno di approvazione e accettazione di Modesta, possiamo capirne le radici: probabilmente Modesta si è convinta fin da piccola che per essere bene accetti bisogna essere ben valutati, e che una valutazione negativa equivale a un rifiuto affettivo. Ecco perché è così vulnerabile alle critiche e tendente al conformismo.

Oltre alle esperienze familiari, anche le prime esperienze scolastiche e sociali hanno il loro peso: gli insuccessi o successi precoci possono lasciare segni duraturi, condizionando in positivo o in negativo la fiducia in se stessi; fatti puramente contestuali, come trovarsi in una classe selezionata, composta da bambini superdotati, o viceversa



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