Le competenze psicoterapeutiche by unknow

Le competenze psicoterapeutiche by unknow

autore:unknow
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Psicologia, Aspetti della psicologia
ISBN: 9788815363817
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2020-08-15T00:00:00+00:00


QUADRO 5.1. Il Sé terapeutico tra emozioni e autoriflessività (a cura di Anna Castellucci)

Il programma formativo per gli psicoterapeuti realizzato presso il Centro Bolognese di Terapia della Famiglia (CBTF) include un percorso mirato a sviluppare una competenza autoriflessiva su parti del Sé che spesso non vengono viste o addirittura negate, che tuttavia possono ostacolare la costruzione di relazioni evolutive con il cliente e la sua famiglia. La realizzazione di questo obiettivo utilizza una metodologia basata sull’integrazione di tecniche diverse: allo strumento principe del terapeuta sistemico, quello di porre e porsi domande, si affiancano tecniche come la psicogenealogia, il dialogo delle voci, la teatralizzazione, la scrittura autobiografica. Si utilizzano inoltre strumenti come le maschere, si ricorre a un linguaggio metaforico, ci si muove nello spazio e si incontrano gli altri in modi differenti da quelli previsti nell’usuale lavoro d’aula.

Attraverso l’esercitazione dello stemma araldico, già dal primo anno ci si sofferma sulle credenze familiari che ognuno apprende dalla propria famiglia di origine. L’esercizio prevede di individuare un motto che definisca in modo analogico la specificità della famiglia e la definizione del modo di vivere dei suoi membri. Il motto ci guida nel mondo. Motti come «Stai un passo indietro», «Chi si ferma è perduto», «Fatti valere», «Dai e prendi sempre il massimo», solo per citarne alcuni, dicono di noi, dei nostri sguardi e delle conseguenti azioni. Il monitoraggio del percorso degli allievi comporta osservare se e come, nel corso della formazione, viene modificato il motto. Passaggi quali: da «Stai un passo indietro» a «Apriti a nuovi sguardi», da «Punta sempre in alto» a «Tutto arriva a chi sa aspettare», da «C’è sempre speranza» a «Cambiare è un atto di coraggio» evidenziano che gli allievi sono in viaggio per nuove esplorazioni attorno al proprio Sé.

La riflessione sul proprio motto viene approfondita nel corso del secondo anno di training con il lavoro sul genogramma. Il lavoro proposto al CBTF prevede un’integrazione dello strumento classico del genogramma [Carter e McGoldrik 1988] con le teorie della psicogenealogia introdotte da Schutzenberger [2007]. In linea con questa integrazione, la costruzione del genogramma si dipana partendo da una domanda che il soggetto sente pregnante oggi, in modo da osservare il proprio albero partendo da una tematica rilevante nella vita attuale. È appena il caso di evidenziare come non sia importante tanto identificare e isolare il contenuto «reale» del vissuto transgenerazionale della famiglia (miti, regole, riti e segreti), bensì il significato che esso assume, nel rapporto tra mito familiare e mito individuale. «La lezione della sistemica e della psicogenealogia», spiega Miszczyszyn, «è quella di insegnare alla persona a saldare il debito allineandosi non con il senso di colpa o con la logica della conservazione della sofferenza, ma rispettando le esigenze esistenziali di evoluzione e di affermazione dell’energia vitale» [2008, 45].

Il percorso continua nel terzo anno con un modulo dal titolo Io, la mia famiglia e le alleanze invisibili. In particolare, in queste giornate si riprendono le tematiche evidenziate nell’esplorazione dell’albero genealogico per affrontarle da una diversa prospettiva e anche monitorare se, nel corso di un anno, si sono modificate.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.