Le Miniere di Re Salomone by Henry Rider Haggard

autore:Henry Rider Haggard [Haggard, Henry Rider]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook gratuito - vietata la vendita
pubblicato: 2009-03-20T01:11:52+00:00

11. Diamo un segno

Restammo a lungo seduti in silenzio (un paio d’ore, credo); eravamo troppo sopraffatti dal ricordo degli orrori cui avevamo assistito per aver voglia di parlare.

Alla fine, proprio quando stavamo pensando d’andarcene a dormire, visto che l’alba si stava avvicinando, udimmo dei passi. Seguì il «chi va là» della sentinella di guardia al cancello del recinto. Qualcuno aveva evidentemente risposto con la parola d’ordine, perché i passi si avvicinarono. Un attimo dopo Infadoos fece il suo ingresso nella capanna, seguito da una mezza dozzina di capi dall’aspetto importante.

«Miei signori», disse, «sono venuto come promesso. Miei signori, Ignosi, legittimo re dei Kukuana, ho portato con me questi uomini. Essi occupano tutti posti importanti tra di noi e ognuno ha ai suoi ordini tremila guerrieri, che vivono esclusivamente per eseguire i loro comandi in nome del re. Ho riferito quello che ho visto e udito. Ora, Ignosi, lascia che anche loro possano vedere il serpente che ti cinge e ascoltino la tua storia, così da decidere se abbracciare la tua causa contro Twala.»

In risposta, Ignosi si sfilò il moocha e mostrò il serpente tatuato. A turno ogni capo si avvicinò, esaminò il tatuaggio alla debole luce della lampada e, senza dire una parola, passò oltre, riprendendo il suo posto.

Poi Ignosi si rimise il moocha e ripeté loro la storia che aveva raccontato quella mattina.

«Ora che avete ascoltato, o capi», disse Infadoos, quando Ignosi ebbe finito, «cosa ne dite? Volete essere a fianco di quest’uomo e aiutarlo a salire sul trono del padre o no? L’intero paese grida per i crimini di Twala, e il sangue dei suoi sudditi scorre come l’acqua nei torrenti a primavera. Avete visto stanotte. C’erano altri due capi a cui avevo intenzione di parlare. E dove sono adesso? Le iene ridono sui loro cadaveri.

E voi farete presto la loro fine, se non vi ribellerete. Scegliete dunque, fratelli.»

Il più anziano degli uomini, un guerriero basso e tarchiato, con i capelli bianchi, fece un passo avanti e rispose: «Le tue parole sono vere Infadoos; il paese grida.

Anche mio fratello è tra quelli che sono morti stanotte; ma questo è un problema serio, e la storia di costui è difficile da credere. Come possiamo essere certi che, se solleveremo le nostre lance, non sarà per aiutare un impostore? È una faccenda grave, e nessuno sa come andrà a finire. Perché stai certo che il sangue scorrerà a fiumi prima che l’impresa sia condotta a termine; molti resteranno al fianco del re, perché gli uomini venerano il sole che brilla oggi in cielo, e non quello che deve ancora sorgere. La magia di questi uomini bianchi che vengono dalle stelle è grande, e Ignosi è sotto la protezione della loro ala. Se egli è davvero il legittimo re, che gli uomini bianchi ci diano un segno, che il popolo abbia un segno, così che possa vedere. Allora gli uomini passeranno dalla nostra parte, sapendo che la magia degli uomini bianchi è con loro».

«Avete il segno del serpente», risposi.

«Non è sufficiente, mio signore.

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