Leica format by Daša Drndić

autore:Daša Drndić [Drndić, Daša]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2019-01-13T16:00:00+00:00

Non si sa dove Ludwig Jakob Fritz vada a cena. Si sa solo che, seguendo il tragitto del disegno della signorina Clara, Ludwig Jakob Fritz passa davanti a un pisciatoio e poi arriva alla casa numero 274 dell’allora cupa via della Marsecchia. Si sa che il giorno dopo, il 26 ottobre 1911, alle sei e trentacinque, nella sala da pranzo della pensione Resch, probabilmente davanti a una modesta colazione che consiste in un latte macchiato e un croissant caldo, il dottor Fritz scrive una cartolina indirizzata a un certo dottor Auro Segalo di Pola. Sulla cartolina, nell’angolo in alto a sinistra si trova lo schizzo della signorina Clara con il seguente testo. Sul lato destro della porta d’ingresso – casa di nome Grotta. Numero 274, scrive Ludwig Jakob Fritz. Ingresso, 2 corone. Ella – 16 anni, Ponny, Melanie, Clara – buona scuderia. Bottiglia di birra soltanto 80 fillér. Portarsi dietro i preservativi! La signora desidera aprire una filiale sul Litorale! Utilizzato “pollice” – non serve disarticolarlo. Ambiente spazioso, le sale d’attesa offrono intrattenimento e musica. Toeletta semplice – camicia corta. Usciere gentile. Salone discreto. Un dipinto ha un foro strategico, in un punto significativo. La “Sassonia” salperà il 28. L.J.F.

Si sa, inoltre, che il letto di Ludwig Jakob Fritz nella stanza numero 7 della pensione Resch quella notte era rimasto intatto.

Giovedì 26 ottobre, Ludwig Jakob Fritz va in ospedale per un breve incontro con il dottor Antun Grošić, chirurgo divenuto famoso in tutto il mondo due anni prima, nel 1909, quando ha dimostrato al Congresso medico internazionale di Budapest il suo metodo preoperatorio di sterilizzazione della cute del paziente mediante la tintura di iodio. Il dottor Grošić è parente lontano di Ludwig Jakob Fritz per parte materna. I membri delle famiglie Baxa, Bassadonna, Zachelli, Walderstein (oggi per assonanza ribattezzati Bolterstein) e quelli della famiglia Grošić per secoli si erano sposati tra di loro, che farci; una piccola popolazione a un passo dal mondo, ma comunque fuori dal mondo. In seguito Grošić si accorda con il partito italiano e cambia il nome in Grossich, così nel 1919 d’Annunzio lo appoggia come presidente del governo di occupazione e, dopo l’annessione della città all’Italia, diventa persino senatore. Durante il socialismo era meglio chiamarsi Grošić che Grossich, perciò Grossich diventa nuovamente Grošić, perché il lavoro per lui era importante, desiderava far ricerca e operare in pace. Ciononostante Grošić era sempre stato affascinato dalla politica, le si era prostrato, concedendosi a questa potente seduttrice ingannevole, non sapendo se dovesse svincolarsi dal suo abbraccio o se lasciare che lo consumasse. Beh, allora, nel 1911, Ludwig Jakob Fritz non poteva saperlo e, anche se lo avesse saputo, sarebbe stato irrilevante. Invito Noguchi nelle nostre terre, mio caro Ludwig, dice il dottor Grošić, Qui potresti fare e ancora fare ricerca.

Dopo di che Ludwig Jakob Fritz porta una bottiglia di cognac al console Slocum, ottiene il permesso per entrare in America e dice Thank you, sir, I’ll send you a post-card. Il console Charles Rice Slocum sorride cortesemente e

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