L'isola by Aldous Huxley

L'isola by Aldous Huxley

autore:Aldous Huxley
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 9788804455585
editore: Mondadori
pubblicato: 2012-05-23T16:00:00+00:00


Un momento dopo si erano lasciati alle spalle la luminosità dell’aperto pendio tuffandosi in un’angusta galleria di verde crepuscolare, che zigzagava tra pareti di fogliame tropicale. Rampicanti pendevano dai rami che si inarcavano in alto e, tra i tronchi di alberi enormi, crescevano felci e rododendri dalle scure foglie mescolati a una fitta profusione di arbusti e cespugli che per Will, mentre si guardava intorno, erano tutti sconosciuti e senza nome. Un’umidità soffocante saturava l’aria e c’era l’odore caldo e acre della vegetazione lussureggiante e di quell’altro tipo di vita che è la decomposizione. Soffocato dal denso fogliame Will udì un suono lontano di scuri e lo stridere ritmico di una sega. La strada voltò ancora una volta e, a un tratto, la verde oscurità della galleria fu sostituita dalla luce solare. Erano entrati in una radura della foresta. Sei boscaioli seminudi, alti e larghi di spalle, stavano tagliando i rami di un albero appena abbattuto. Nella luce solare centinaia di farfalle azzurre e violette si inseguivano a vicenda, palpitando e innalzandosi in una danza casuale e senza fine. Sopra un focherello, al lato opposto della radura, un vecchio stava rimestando adagio il contenuto di una pentola di ferro. Lì accanto, un piccolo cervo addomesticato, elegantemente maculato, dalle zampe snelle, brucava tranquillo.

«Vecchi amici» disse Vijaya e gridò qualcosa in palanese. I boscaioli risposero al grido e salutarono con la mano. Poi la strada deviò bruscamente a sinistra ed essi ricominciarono a salire nella verde galleria tra gli alberi.

«A proposito di individui tutti muscoli» disse Will mentre si allontanavano dalla radura. «Quelli erano esemplari davvero splendidi.»

«Un fisico come il loro» osservò Vijaya «è una perenne tentazione. Eppure, tra tutti quegli uomini – ed io ho lavorato con decine e decine di loro – non ho mai incontrato un solo gradasso, un solo individuo avido di potere, potenzialmente pericoloso.»

«Il che è soltanto un modo come un altro per dire che nessuno qui ha un po’ d’ambizione» lo interruppe Murugan, sprezzante.

«Come si spiega?» domandò Will.

«È semplicissimo, per quanto concerne i Peter Pan. A questa gente non si presenta mai l’occasione di farsi venire la sete del potere. Noi li guariamo dalla delinquenza prima ancora che essa abbia avuto il tempo di svilupparsi. Ma gli individui tutti muscoli sono diversi: qui da noi hanno la stessa muscolatura di quelli delle vostre parti e sono altrettanto attivamente estroversi. Come mai, allora, non divengono degli Stalin o dei Dipa, o – come minimo – dei tiranni domestici? In primo luogo la nostra struttura sociale offre loro ben poche possibilità di tiranneggiare le famiglie, mentre i nostri sistemi politici impediscono in pratica di dominare su scala più vasta. In secondo luogo addestriamo gli individui tutti muscoli ad essere consci e sensibili, insegnamo loro a godere i luoghi comuni della vita quotidiana. Questo significa che c’è sempre per essi una alternativa — vi sono innumerevoli alternative — al piacere di comandare. E infine noi agiamo direttamente sulla passione per il potere e per il dominio che si accompagna a questo tipo di fisico in quasi tutte le sue varianti.



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