L'uomo di casa (Italian Edition) by Romano De Marco

autore:Romano De Marco [Marco, Romano De]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Italian, Mystery, Literature & Fiction, Thrillers & Suspense, Thriller & Suspense, Foreign Language Fiction, Thriller & Mystery, Thrillers, Crime, Foreign Languages
ISBN: 9788858516683
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2017-01-23T23:00:00+00:00

24

Richmond, Virginia. Oggi

Superata la porta d’ingresso, John e Sandra si trovano davanti a una ripida scala che conduce al primo piano. Alla loro sinistra c’è un soggiorno dove Francesco li invita a entrare. «Prego, prego... da questa parte!»

L’interno della casa è un disastro. Sporcizia, vestiti gettati in giro a casaccio, bottiglie vuote e scatole della pizza per terra.

«Non fate caso al disordine. La teniamo in questo stato apposta, per simulare le condizioni di degrado in cui la trovò la polizia quando fece irruzione trentacinque anni fa.»

John e Sandra si guardano increduli.

«Scherzavo» continua il giovane sorridendo. «In realtà ieri sera abbiamo dato una festa e c’è stato un po’ di casino. La giornata delle pulizie è domenica, cioè domani.»

Il giovane fa strada attraverso il soggiorno e li precede in una ampia cucina con un ripostiglio annesso. «Ecco, da qui si esce in giardino. Venite.»

Il piccolo patio in legno scricchiola al passaggio di John e Sandra.

«È qui sotto che trovarono quei poveri bambini» dice il giovane che ha riacquistato, improvvisamente, un’espressione seria. «Quella pazza furiosa li aveva seppelliti sotto poche palate di terra. Un cane randagio, scavando, riuscì a disseppellirne uno e...»

«Sì,» lo ferma John «sappiamo com’è andata.»

Sandra guarda lo spazio esterno, che somiglia più a una discarca abusiva che a un giardino. È recintato con una palizzata in assi di legno sbilenche e luride. Al centro c’è una specie di quadrato costruito con mattoni in cemento. Contiene della terra bruciata e residui carbonizzati non meglio identificati.

«Ah, quella è la nostra area falò e barbecue» dice Francesco. «Qualche volta organizziamo serate con dei nostri amici per fare un po’ di baldoria.»

«Non ti mette angoscia vivere in questo posto?» gli chiede Sandra.

«Vede, signora, la casa era disponibile per la metà del prezzo rispetto ad altre simili nella stessa via, ed era sfitta da anni. Se non fosse costata così poco, io e Grayson non avremmo potuto permettercela. Molti pensano che ci sia una specie di maledizione, qui, ma noi siamo di diverso parere. Crediamo che il male sia dentro la testa delle persone, non negli oggetti, nelle case, nei mobili... Quelli sono solo materia inanimata, innocua. Sono gli uomini che contagiano qualunque cosa con la loro follia.»

«Forse hai ragione...» mormora Sandra.

«Tolga pure il forse. Venite, saliamo al piano di sopra, vi faccio vedere dove venne ritrovato il ragazzino vivo.»

«Era ammanettato a quel termosifone. È ancora quello originale, in ghisa. Lo trovarono in condizioni quasi disperate, denutrito, disidratato, pieno di segni di percosse e violenze.»

«Com’è che sai tutte queste cose?» chiede John al ragazzo. Si trovano nel piccolo disimpegno del primo piano, davanti alla porta aperta di un ripostiglio ingombro di scatole, borse di attrezzatura fotografica e uno skateboard senza una ruota appoggiato al muro.

«Be’, io e Grayson ci siamo preparati... Abbiamo letto tutto quello che c’era da leggere, anche se in realtà non è che ci sia poi così tanta roba in giro su questa storia. D’altra parte non possiamo far sborsare quindici dollari alle persone senza dare in cambio un servizio decente.»

«Cos’altro sai di quel ragazzino?» chiede John.

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